di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
Dal nostro inviato a New York
Gianluca Atlante
New York – Le signorine del nostro tennis, fanno sul serio. Alla faccia del caldo umido che sembra, in questa seconda giornata, essersi impossessato di Flushing Meadows. Vincono in serie. Prima Camila Giorgi e Roberta Vinci. Poi, Karin Knapp e Flavia Pennetta. Vincono facile, come le prime due, anche l’altoatesina, ma laziale di adozione tennistica e la brindisina. Vincono facile, perché hanno voglia di monopolizzare la parte bassa del tabellone di questo singolare femminile all’Open degli Stati Uniti.
Prendiamo ad esempio la Knapp, che si sta ritrovando alla corte dei Piccari. Due fratelli che parlano poco e fanno molti fatti. La Knapp ha giocato un grande Wimbledon ed ora, a New York, vuole riconfermarsi. Oggi, intanto, è partita con il piede giusto. E, contro una qualificata, per di più di casa, come la statunitense Grace Min, non è mai facile. In un’ora e quattordici minuti, il 6/3 6/1 confezionato a regola d’arte dalla Knapp, è biglietto da visita da servire sotto il naso alla Vesnina, tanto per gradire. E per sognare, perché no, un derby di terzo turno contro Roberta Vinci. E la Pennetta? L’abbiamo vista, nella giornata di lunedì, rilassata e sorridente accanto ai genitori. Oggi, in campo, in cinquantaquattro minuti, ha rispedito al mittente la povera wild card statunitense, Nicole Gibbs, davvero poca cosa rispetto alla nostra Flavia. Un 6/0 6/2 che spiega, sin troppo bene, quanta differenza di valori c’era oggi sul campo numero 4.
Sorrisi, soltanto sorrisi. A firma di Karin Knapp e Flavia Pennetta. Sorrisi da mostrare. Da non nascondere, né a se stesse, né tantomeno a chi ti guarda. E allora… “vivo questo momento con molta serenità. Magari la pressione mi ha infuocato la testa al momento del mio rientro, per le aspettative che, in quel momento, riponevo in me stessa. Oggi, però, è tutta un’altra cosa. Sono felice di quello che faccio, di come lo faccio e guarda avanti con molta serenità”. Tutto questo a firma di Flavia Pennetta. E Karin Knapp? Ci ha preso gusto. Sa perfettamente che, il duro lavoro, alla fine porta sempre buoni frutti. Ci vuole pazienza, tanta pazienza e lei, l’altoatesina, ne ha avuta tanta. “Sto bene, sento che miglioro giorno dopo giorno, sento che le cose stanno andando per il verso giusto. Sono contenta di quello che faccio – ci ha spiegato – e di come lo faccio e in campo, il tutto, si trasforma in qualcosa che mi fa star bene”. E allora? Vesnina per la Knapp, possibile derby con la Errani. “Sara la conosco bene e lei conosce bene me. Non credo – ha spiegato Flavia – che lei possa entrare in campo convinta di vincere facile, non è nel suo stile e nella sua mentalità. Io vivo serena ogni singolo momento e vivrò serena anche questo”.