di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
Porsche Arena per un giorno viene ri-battezzato Ospedale Policlinico Gemelli.
In mattina arriva l’annuncio del ritiro di Daniela Hantucova, infortunio al piede sinistro. Un vecchio problema, ma che la costringerà a stare ferma per alcune settimane.
Poi nel match Sharapova-Cornet è la francese ad alzare bandiera bianca, spalla destra. A seguire Jankovic problema con la schiena.
Se ci aggiungiamo anche il ritiro della Pennetta ad inizio settimana …
(fra l’altro il forfait dell’italiana ha costretto l’indiana Sania Mirza, sua compagna di doppio qui, invece di Schiavone, a non poter giocare il torneo. Involontariamente, è stata una piccola vendetta dell’Italia all’India. Scherzo, eh!)
Il primo match di singolare era andato via liscio, non si pensava ad una giornata così da assistenza sanitaria. Anzi.
Barthel – Ivanovic 75 76(4)
Quanto frustrante deve essere per Ana Ivanovic avere 3 set points nel primo set ed essere sempre al commando nel secondo e non dare mai l’impressione che la vittoria dipenda da lei.
Mona Barthel dava costantemente l’impressione di essere lei a decidere, nel bene o nel male, l’andamento del match.
Tipica sequenza di un di un game di servizio per Barthel : errore, vincente, vincete, errore, doppio fallo, ace, prima vincente, errore, ace, vincete.
Mentre nei game di risposta l’andamento cambiava in : riposta vincente, errore, errore, vincente, vincente, errore, errore, risposta vincente, errore, errore.
Insomma Ivanovic sembrava essere lì per bella presenza. Non che giocasse male. Semplicemente non riusciva a dettare il gioco. Mai.
E nello stesso modo la pensa Mona ‘Anche se stavo sotto 5 a 3, mi sentivo in completo controllo del match. Lei ha fatto pochi vincenti. Il servizio è stato importante ma la differenza è stata su paio di punti. Io, sopratutto ho servito bene su i suoi 3 set point (due ace e una prima vincente), ero calma’. Il primo che vede questa tedesca agitata mi faccia un fischio, per favore.
Se Julia Georges sembra avvertire la pressione di giocare in casa ed essere anche la detentirce del titolo, Barthel invece sulla pressione sembra ci faccia il surf e la cavalca senza lasciarsi travolgere. Anzi si diverte pure: “Non credo che si debba sentire una pressione maggiore perchè si gioca in casa. Anzi! Credo che si siano solo aspetti positivi: il sostegno del pubblico, gli amici, la sensazione bella di giocare a casa’. Oh ma siamo sicuri che questa ha solo 21 anni ed è alla sua prima stagione nel tour Wta?!
Mona Barthel piace sempre di più per come gioca in campo e per come è fuori: serena, ottimista, grande fiduci in se stessa senza mai essere arroganti. Per dirla in breve: ha una bella personalità.
Delle 5 giocatrici tedesche, se dovessi puntare su di una, sceglierei proprio lei.
Dopo il campo veniva lasciato a disposizione della Radwanska, uno delle favorite del torneo. Gioca contro la Arn. E io me la svigno. Non per mancanza di rispetto verso Aga, ma perchè sul Campo Uno la lucky loser Akgul Amanmuradova, numero 163 al mondo stava per buttare fuori dal torneo Dominika Cibulkova in due set. Ammetto il mio divertimento quasi infantile quando alcuni spettatori arrivati lì si sono ritrovati al posto della modella Hantucova, ‘sto armadio a metà strada fra una giocatrice di palla canestro e una di football americano, la loro espressione facciale, contenuta da bravi teutonici ma chiaramente sorpresa, sembrava dire ‘E adesso questa qui… ma chi caspita è?!’. E a nulla servivano gli ordini di uno degli addetti all’entrata. Malgrado intimasse, o per meglio dire ordinasse (e in tedesco gli ordini suonano particolarmente perentori) di non restare fermi lì ma di andare a sedersi, perchè posti ce ne era in abbondanza, il gruppetto batteva in una composta ma indiscutibile ritirata.
Peccato, perchè poi alla fine si sono persi la sorpresa della giornata con la giocatrice dell’ Uzbekistan (c’è sempre wikipedia se si hanno dubbi fra un ex stato Unione Sovietica e uno stato presente sulla mappa di Risiko) vittoriosa per 62 57 63. Ultima scena, la stretta di mano a rete fra le due giocatrici. Per dare un idea, una custodia di contrabasso al confronto di una da violino.
Dopo ero di ritorno sul campo principale che a dirla così sembra facile ma è una piccola camminata e attenti a non perdevi altrimenti si vaga fra odori di cucina, suoni di pianoforte e souvenir della Porsche (l’unico acquisto che forse e dico forse, potrei affrontare)
Sharapova Cornet 6-3 1-0 ret.
Per sette giochi c’e’ stata partita. Una partita vera. Poi nel settimo gioco la Cornet si tocca la spalla destra. Il match finisce qui. I restanti 4 game contano poco e a inizio secondo set Alize Cornet si ritira per infortunio alla spalla (a già abbondantemente incerottata prima di entrare in campo). E mentre esce dal campo, come musica di accompagamento mettono ‘Joe Le Taxi’ di Vanessa Paradis. Un invito a chiamarne uno ed uscire velocemente dal campo? Non sono sicura Alize abbia poi tanto gradito.
Maria Sharapova si deve essere pentita di aver detto ‘Quando gioco sulla terra battuta mi sento come una mucca che cerca di camminare sul ghiaccio’. Non c’è volta che non le chiedano conto di quella frase. Lo hanno fatto nella conferenza stampa di lunedì e anche oggi nella mini intervista in campo. Però visto che la domanda è di Heinz Günthardt, ex coach di Steffi Graf e ora commentatore di Eurosport, la russa abbassa lo sguardo, fa una risatina sotto i baffi, entra nel computer del suo cervello, selezione il folder ‘Risposte_Argomento_Terra:Battuta, apre il file Mucca_Ghiaccio e va con un originale:‘Su la terra devi essere più paziente, perchè ti ritornanano molte più palle da giocare e bla bla bla’ A volte essere Maria Sharapova richiede una grande pazienza.
Approposito di Maria, piccolo choc del giorno per me: io e lei abbiamo lo stesso Blackberry e dello stesso colore. Non so perchè, ma per un micro secondo ho pensato ‘domani cambio il cellulare’. Poi ho anche pensato al mio conto in banca…poi ho pensato al suo… e mi sono detta che in fondo è la Sharapova che ha il cellulare come il mio. Oh, nella vita, a volte, si può provare ad adattare la realtà al proprio ego, no? Detto in versione romanesca “Angè, consolate con l’ajetto”.
Ultimo match di singolare della giornata Wozniacki-Jankovic.
In sala stampa distribuiscono un foglio ‘Concorso giornalisti – indovina chi vince, chi fa il primo break, chi fa il primo doppio fallo e chi fa il primo ace. Sono tentata di scrivere Wozniacki 6-4 3-0 ritiro. E invece scrivo Wozniacki 7-5 6-2. Il resto? Confesserò solo di avere azzeccato il nome della vincitrice, per il resto stendiamo un velo pietoso.
E il velo, anzi l’asciugamano se lo stende sul viso anche la serba. Dopo pochi game inizia a fare piccoli allungamenti con la schiena. Perde il set,chiama la fisioterapista, esce dal campo e già si intuisce che sarebbe uscita anche dal torneo. Rientra, gioca qualche punto, affoga di nuovo il viso nell’asciugamano e issa bandiera bianca. Contenti della brevita del match,oltre alla danese anche la sua amica Kerber (che guardava la partia con l’altra amica Radwanska. Azarenka non si è vista) e i ragazzi della sicurezza. Tutti contenti ma per motivi diversi: Carolina ha passato il turno senza faticare, tutti gli altri perchè potevano precipitarsi davanti alla Tv a vedere la semifinale di Champions: Bayern Monaco-Real Madrid (trasmessa su tutti gli schermi tv, fuori dal campo centrale). A fine giornata, possiamo dire, hanno festeggiato tutti.
PORSCHE TENNIS GRAND PRIX
Singles – Second Round
(2) Maria Sharapova (RUS) d. (Q) Alizé Cornet (FRA) 63 10 ret. (right shoulder injury)
(4) Agnieszka R
adwanska (POL) d. (Q) Greta Arn (HUN) 63 64
Singles – First Round
(6) Caroline Wozniacki (DEN) d. Jelena Jankovic (SRB) 63 10 ret. (low back injury)
(LL) Akgul Amanmuradova (UZB) d. Dominika Cibulkova (SVK) 62 57 63
(WC) Mona Barthel (GER) d. Ana Ivanovic (SRB) 75 76(4)
Doubles – First Round
Goerges/Groenefeld (GER/GER) d. (3) Peng/Vesnina (CHN/RUS) 76(2) 61
Pavlyuchenkova/Safarova (RUS/CZE) d. (WC) Kerber/Petkovic (GER/GER) 64 75
Llagostera Vives/Niculescu (ESP/ROU) d. Chan/Fujiwara (TPE/JPN) 62 63
Order Of Play – Thursday, April 26, 2012
Centre Court (from 12.00hrs)
1. Francesca Schiavone vs. Petra Kvitova
2. Mona Barthel vs. Marion Bartoli (NB 14.00hrs)
3. Samantha Stosur vs. Julia Goerges
4. Victoria Azarenka vs. Andrea Petkovic (NB 18.30hrs)
5. Caroline Wozniacki vs. Angelique Kerber (NB 20.00hrs)
6. Jans-Ignacik/Zhang vs. Dulko/Suárez
Court 1 (from 14.30hrs)
1. Akgul Amanmuradova vs. Li Na
2. Goerges/Groenefeld vs. Pavlyuchenkova/Safarova (NB 17.00hrs; after suitable rest)
3. Peschke/Srebotnik vs. Barrois/Woehr