Rafael Nadal di nuovo primo inseguitore di Novak Djokovic, Roger Federer mai così in basso da quasi undici anni: destini opposti per i due maggiori protagonisti del tennis degli anni Duemila. Partiamo con il maiorchino, che, dopo Montreal, ha fatto suo anche il Master 1000 di Cincinnati, tornando a occupare il secondo posto del ranking ATP. L’ultima volta era stata il 25 giugno 2012, alla vigilia della sconfitta a Wimbledon con Lukas Rosol e del lunghissimo stop che ne seguì.
Nadal è a quota 8860 punti, 2120 in meno rispetto al leader Djokovic, ma nella Race è già primo con un vantaggio ancora superiore (2240 lunghezze).Insomma, a meno di sorprese, Rafa appare destinato a riprendersi il primato da qui a fine stagione, considerato anche il fatto che non ha alcun punto da difendere. Intanto lui e Nole sono gli unici due giocatori già matematicamente qualificati per le ATP World Tour Finals di Londra. Si diceva del crollo di Federer, che, non avendo ripetuto il successo di Cincinnati 2012, scivola al settimo posto (da quinto che era). Il fuoriclasse di Basilea non si trovava così giù in classifica addirittura dal 28 ottobre del 2002: allora era ottavo, preceduto, nell’ordine, da Lleyton Hewitt, Andre Agassi, Juan Carlos Ferrero, Sebastien Grosjean, Marat Safin, Jiri Novak e Tommy Haas. Nel circuito attuale sono rimasti solo Hewitt, da tempo sull’orlo del ritiro, e Haas, che negli ultimi mesi sta vivendo una seconda giovinezza. Sette giorni più tardi Roger divenne sesto, proseguendo la sua scalata verso la cima, che avrebbe raggiunto nel febbraio 2004, dopo il successo agli Australian Open.
A beneficiare del calo di Fed-Ex sono Tomas Berdych, che per la prima volta in carriera entra fra i top five, e Juan Martin Del Potro, che ritorna in sesta posizione. Fra i top ten rientra dopo una sola settimana di assenza Richard Gasquet, nono (+ 2), mentre ne esce il canadese Milos Raonic, 11esimo (- 1). La finale raggiunta in Ohio rilancia di prepotenza le quotazioni di John Isner, ora 14esimo (+ 8): il tennis statunitense ha dunque nuovamente un proprio rappresentante fra i primi venti, dopo la storica (in senso negativo) settimana passata.
In discesa i due migliori italiani, entrambi eliminati al debutto nel settimo Master 1000 dell’anno: Fabio Fognini è 18esimo (- 2), Andreas Seppi 23esimo (- 2). Fra i primi cento figura anche Paolo Lorenzi (79esimo, – 7), al contrario di Filippo Volandri, che scivola sul 102esimo gradino (- 6). Seguono Matteo Viola (138esimo, + 1), Flavio Cipolla (159esimo, + 1), Simone Bolelli (176esimo, – 8), Thomas Fabbiano (177esimo, – 1), Marco Cecchinato (185esimo, – 5) e Potito Starace (203esimo, + 37).
I top ten del ranking ATP: 1 Novak Djokovic, 2 Rafael Nadal (+ 1), 3 Andy Murray (- 1), 4 David Ferrer, 5 Tomas Berdych (+ 1), 6 Juan Martin Del Potro (+ 1), 7 Roger Federer (- 2), 8 Jo-Wilfried Tsonga, 9 Richard Gasquet (+ 2), 10 Stanislas Wawrinka (- 1).
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