Questo è un capitolo tratto dal libro del 2014 “Solo uno- Analisi di una rivalità”, scritto da Rossana Capobianco e Riccardo Nuziale Non lo riconosceremmo più, ormai, quel tennis. Quello riservato solo a pochi, quello che gli amici ti guardavano come fossi un extraterrestre quando confessavi di rimanere a casa per seguire la finale di […]
Prima giornata di gare agli Internazionali BNL d’Italia, edizione 2013. In campo scendono i tennisti delle qualificazioni, per il loro match d’esordio, ma anche qualche big precocemente eliminato a Madrid, già pronto a scaldare i motori per Roma. È il caso di Roger Federer, battuto l’altro ieri in Spagna dal giapponese Kei Nishikori e oggi protagonista di un’applauditissima sessione pomeridiana d’allenamento sul campo centrale del Foro Italico.
Il fuoriclasse di Basilea viene osannato dai fan che gremiscono gli spalti e non si risparmia nemmeno al termine della seduta, firmando autografi a decine e decine di tifosi elettrizzati.
Intanto, poco lontano, sul Pietrangeli, Ernests Gulbis, croce e delizia di ogni appassionato, supera il primo turno delle quali, battendo per 61 76(6) il rumeno Adrian Ungur dal bel rovescio a una mano. Nelle fasi conclusive del tie-break del secondo set il talento lettone dà fondo, nel bene e nel male, al suo repertorio: prima recupera da 3-5, procurandosi un matchpoint con un ace sulla seconda; poi sciupa l’opportunità di chiudere con una risposta buttata in rete su una seconda morbida dell’avversario; infine tira un paio di bolidi dei suoi, sui quali Ungur va fuori giri proprio con il suo colpo migliore, arrendendosi per otto punti a sei.
Anabel Medina Garrigues passa nel giro di ventiquattr’ore dallo sfiorare la vittoria con Serena Williams al Manolo Santana di Madrid al dover battagliare per quasi due ore e mezza con Alexia Virgili sul campo 2 del Foro Italico. La spagnola è stanca e fatica a ingranare, cosicché l’azzurra ne approfitta e le strappa con i denti il parziale d’avvio. La Medina, però, si riprende e finisce per imporsi 46 62 62, ma la Virgili, una che se entrasse nelle prime cinquanta darebbe filo da torcere a Sharapova e Ivanovic come pin-up del circuito, guadagna applausi con i suoi back mancini da entrambi i lati, che spesso mandano fuori giri l’avversaria.
Non va troppo bene nemmeno agli altri azzurri. Nel tabellone maschile Flavio Cipolla parte alla grande, ma finisce per cedere 06 61 62 al ceco Lukas Rosol, numero uno delle quali; Alessandro Giannessi perde 64 63 con il veterano spagnolo Albert Montanes; Thomas Fabbiano si arrende per 76(1) 64 all’argentino Carlos Berlocq. Fra le ragazze, oltre alla Virgili, out anche Federica Di Sarra, 76(0) 64 dalla statunitense Jamie Hampton, Angelica Moratelli, 61 61 dalla spagnola Garbine Muguruza, e Alice Balducci, 61 60 dalla rumena Simona Halep.
A salvare la baracca arriva, allo scoccare preciso delle sette di sera, la vittoria di Gianluca Naso, che, come già gli è accaduto in passato, si esalta con l’aria capitolina e supera per 64 63 il brasiliano Rogerio Dutra Silva. Per il siciliano, secondo e decisivo round proprio contro l’imprevedibile Gulbis. A seguire, avanti anche Marco Cecchinato, con un doppio 64 sul russo Evgeny Donskoy: prossimo avversario il colombiano Santiago Giraldo.