di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
La giornata del Mutua Madrid Open si è aperta con il successo sul Manolo Santana di Maria Sharapova su Sabine Lisicki. La numero 2 del mondo si è imposta con il punteggio di 62 75 in un’ora e quarantadue minuti, guadagnandosi così l’accesso ai quarti di finale, dove attende la vincente tra la slovacca Daniela Hantuchova e l’estone Kaia Kanepi.
Masha non ha incontrato difficoltà nel parziale d’avvio, ma è stata impegnata a fondo nel secondo, in cui si è ritrovata in svantaggio per 3-1 e, soprattutto, ha dovuto annullare due set-point consecutivi alla tedesca sul 5-4 15-40. Come spesso accade, passato il momento difficile, la favorita ha immediatamente ottenuto lei stessa il break decisivo, alla quarta opportunità in un lunghissimo undicesimo game, che, di fatto, le ha regalato la vittoria, ufficialmente ratificata qualche minuto più tardi.
A seguire, Serena Williams ha liquidato Maria Kirilenko con un rapido 63 61 in 1h04′. Dal 2-3 (senza break) nel primo set, la Williams ha cambiato marcia, infilando una serie di nove giochi, che l’ha portata sul 5-0 nel secondo. Serena ha chiuso due game più tardi, avendo ceduto appena due punti (su 34) quando era al servizio. Nei quarti avrà la spagnola Anabel Medina Garrigues, passata per il forfait della kazaka Yaroslava Shvedova.
Tutto facile per Rafael Nadal, che si è sbarazzato per 62 63 in 1h14′ del russo Mikhail Youzhny, con cui in un passato ormai lontano aveva perso più volte (quattro, per l’esattezza): per il maiorchino quarti con David Ferrer o Tommy Haas. Ora tocca a Roger Federer (vs Kei Nishikori) e, in serata, a Andy Murray (vs Gilles Simon). In campo non prima delle 20 Sara Errani, numero 7 del seeding, che cerca l’approdo ai quarti contro la statunitense Varvara Lepchenko.
Avanti, nel frattempo, Tomas Berdych, che ha superato per 76(5) 75 il sudafricano Kevin Anderson, recuperando da 3-5 nel primo set. Il ceco, numero 6 del seeding, se la vedrà ora con Murray o Simon. Nei quarti anche la wild card spagnola Pablo Andujar, che ha visto il connazionale Daniel Gimeno-Traver ritirarsi sul 5 pari della prima frazione. Andujar sarà il prossimo avversario Nishikori.
Sì, perché il giapponese ha battuto Federer, compiendo un’altra impresa di questo sorprendente torneo: un Federer abulico, spento, pigro e per niente centrato; sempre dietro, quasi non avesse voglia. I colpi profondi ed ordinati di Nishikori hanno anche accentuato la pessima giornata dello svizzero, che esce agli ottavi malgrado il tentativo di recupero e il 6-1 nel secondo set. Finisce 6-4 1-6 6-2 per il giapponese.
Anche Haas alza bandiera bianca, ma almeno lottando. Rimontando prima un set a Ferrer, poi andando avanti di un break nel terzo: ma lo spagnolo torna con più grinta che mai e si qualifica per i quarti di finale vincendo 6-4 al terzo. Affronterà Nadal.
La Errani non ha problemi contro la Lepchenko: Sara si complica un po’ le cose a inizio di entrambi i set ma la statunitense alla lunga non riesce ad avere la stessa continuità dell’azzurra, che è ai quarti senza faticare: troverà la Makarova che ieri ha battuto la Azarenka.