Paolini perde contro Rybakina, le Finals devono attendere

Jasmine Paolini non è riuscita a chiudere il discorso qualificazione alle WTA Finals nella settimana del WTA 500 di Ningbo, perché la sconfitta contro Elena Rybakina in semifinale non consente alla toscana (che pure ha superato nella Race Mirra Andreeva) di avere già il biglietto aereo per Riyad.

Il 6-3 6-2 della kazaka è nato con una partita quasi ineccepibile della numero 9 del mondo, che a sua volta invece aveva a tutti i costi bisogno di questo risultato per continuare a sperare e si è garantita quantomeno di poter continuare la sua corsa (comunque finirà la finale contro Ekaterina Alecandrova) a Tokyo, la prossima settimana. Proprio in Giappone sarà al via pure Paolini, come testa di serie numero 1.

Lo scenario Finals è un po’ più complesso rispetto a poche ore fa. Jasmine con la durissima vittoria contro Belinda Bencic nei quarti di finale aveva superato nella Race Mirra Andreeva, a sua volta protagonista di una brutta fase finale di stagione fin qui e che potrebbe anche rischiare la grande beffa dovesse Rybkina vincere domani e fare semifinale a Tokyo (due vittorie) o venire sconfitta domani e vincere il titolo in Giappone. Andreeva, oltretutto, non figura in campo in Giappone e l’unica speranza di avere quantomeno nelle mani il proprio destino è di avere una wild-card per Guangzhou essendo ora settima, a soli 5 punti da Paolini e con Rybakina che arriverebbe a 20 punti da lei in caso di successo a Ningbo.

Proprio una classifica così ridotta, oltretutto, non permette ora di fare veri proclami anche in caso di una Andreeva assente dai campi nella prossima settimana, perché cominceranno le varie penalità tra le big per chi non avrà rispettato gli obblighi a livello di tornei, con i WTA 1000 e i sei WTA 500 a tenere potenzialmente una spada di damocle sulla testa delle top-10. Certo è che se Mirra non dovesse avere possibilità di giocare, sarebbe per lei una potenziale beffa già solo dover stare in quella settimana a guardare le altre e incrociare le dita dopo l’inizio di stagione che sembrava far presagire ben altro esito.

Dalla stessa categoria