I crampi battono Sinner, addio al numero 1

[27] T. Griekspoor b. [2] J. Sinner 6-7(3) 7-5 3-2 rit.

Cocente delusione per i tifosi di Sinner che speravano in ben altro epilogo di questa difesa del titolo vinto nel 2024 da Jannik. Dopo una dura battaglia durata più di 150 minuti l’alto atesino ha dovuto alzare bandiera bianca, sconfitto da crampi, più che da Griekspoor. Non che l’olandese non ci abbia messo del suo, anzi è stato bravissimo a non mollare quando sembrava che la partita fosse sostanzialmente chiusa a favore del numero 2 del mondo, e a tenere i nervi saldi in chiusura del secondo set, quando si è trovato a due punti dalla sconfitta. Sembrava una partita non troppo diversa da mille altre, in cui il giocatore più forte fatica a strappare il servizio ad un big server ma che in qualche modo dopo un tiebreak riesce a portare la partita a casa. Invece sul 5 pari, Sinner è improvvisamente crollato, giocando un bruttissimo game al servizio e subendo lui il primo break di una partita già molto lunga. Si sperava che Tallon subisse lo stesso destino di Maroszan a Pechino, e in un Sinner pronto a riprendersi immediatamente il maltolto, invece l’olandese teneva il servizio e pareggiava il conto dei set. La lunghissima pausa per il toilet break – ormai abbiamo capito che le regole ci sono “ma fino ad un certo punto” – Sinner teneva a zero due servizi e insomma sembrava abbastanza in partita prima che nel quinto game ci fosse il crollo definitivo: break a zero, difficoltà a raggiungere la panchina e conseguente ritiro per crampi.

Adesso si tornerà a parlare di campi e condizioni, del resto oggi sono stati ben tre i ritiri – anche Goffin e Machac non ce l’hanno fatta a finire il loro match – e chi ieri aveva criticato Zverev forse oggi non o farà, per dire la serietà del dibattito. Quello che resta è che Sinner chiude una striscia di nove finali consecutive sul cemento – l’ultimo a batterlo prima era stato Rublev in Canada – e a perdere contro un avversario che non si chiama Carlos, che forse ha fatto bene a fermarsi per ricaricare un po’ le pile. La stagione è alla fine ma in palio ci sono ancora i punti Bercy e soprattutto le Finals torinesi. Se il primo posto è questione chiuso per qualche mese, ci sono ancora dei contratti da rispettare.

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