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08 Set 2025 13:19 - Interviste
Panatta: “Alcaraz ha più soluzioni di Sinner”. Volandri: “Jannik tornerà il più forte”
di Redazione
“Alcaraz ha più soluzioni tecniche di Sinner, ha giocato a un livello altissimo con una velocità sbalorditiva”. Nella finale degli US Open, l’ennesima puntata del confronto tra i due dominatori del tennis mondiale, Adriano Panatta ha visto la marcia in più nelle braccia e nelle gambe dello spagnolo: l’ex campione del tennis azzurro ha sottolineato che Alcaraz ha anche “un fisico pazzesco, è fatto di gomma, fa recupero quasi impossibili, arriva su palle inarrivabili ci arriva e ha pure il controllo. E sul dritto diventa più forte di Sinner”. L’ultimo atto dello slam americano “me lo aspettavo più combattuto – ammette Panatta alla Domenica Sportiva -. Stavolta Alcaraz ha giocato decisamente meglio, a parte il secondo set in cui Sinner ha provato ad alzare il ritmo, ma lo spagnolo giocava a un livello di velocita e soluzioni tecniche che anche il miglior Sinner avrebbe avuto difficoltà”.
Questo non significa che adesso l’azzurro, scivolato al numero 2 della classifica mondiale, sia meno competitivo: “Loro due sono superiori in maniera quasi imbarazzante nei confronti degli altri, quando giocano al 100% entrambi il match è imprevedibile può vincere sia l’uno che l’altro. Alcaraz ha provato sette-otto cose in tutte le parti del campo e ho capito che tirava una brutta aria. Adesso però non vorrei dopo che lo abbiamo santificato se ha perso un match con Alcaraz non è cambiato nulla, è rimasto tutto uguale, rimangono due grandissimi campioni, e Sinner è impressionante quando fa il suo gioco. Ci sta che la prossima volta vinca Sinner, ora ci sono le ATP Finals. Detto che il tennis vero sono gli Slam e ne hanno vinti due per uno”.
Sulla finale di New York un peso determinate lo ha avuto il servizio. “Sinner non ha servito bene, quando la prima è al di sotto del 60% diventa dura – aggiunge Panatta -. Musetti? È un giocatore che sta vicino a loro, non gli sta accanto, ha grandissima tecnica, gioca proprio bene a tennis, gli manca continuità, saper controllare il sistema nervoso, un po’ di esperienza: cose che fanno le eccezioni, e Alcaraz e Sinner sono le due eccezioni”. Quanto a Sinner – conclude Panatta – “sa che l’unico che lo può battere è Alcaraz, si impegna con tutti nella stessa maniera e gli altri li travolge infatti. Alcaraz può migliorare prendendo le doti di Sinner, prima fra tutte la costanza, e Sinner quelle del rivale, le maggiori soluzioni: se potessimo fare la shakerata tra i due avremmo il giocatore perfetto”.
“Sinner ci ha provato, ma Alcaraz ha servito meglio e giocato in maniera incredibile. Jannik comunque impara da queste sconfitte e tornerà più forte”. Filippo Volandri ha riconosciuto l’eccellenza messa in campo dallo spagnolo nella finalissima degli Us Open: il capitano degli azzurri di Davis ai microfoni di Supertennis ha analizzato il match sottolineando che “le partenze hanno fatto spesso la differenza”. “È stato positivo aver visto Jannik salire di livello dopo essere stato sotto nel punteggio – aggiunge -.
Quando l’ha fatto, ha messo dubbi. Per me è il migliore sotto pressione, ma questa volta la pressione l’ha sentita”.
“Nel terzo set serviva una prestazione migliore al servizio. E Alcaraz è stato migliore di Sinner, ha coperto il campo in maniera incredibile – aggiunge Volandri -. Jannik dava grandi accelerazioni ma la palla tornava indietro. Per me è il migliore sotto pressione, ma questa volta la pressione l’ha sentita, ha sbagliato due diritti in attacco sulle palle break. Questo gli ha tolto fiducia e punti di riferimento. Poi ha provato fino all’ultimo, Alcaraz però ha servito a medie di velocità più alte, ha giocato in maniera incredibile nei momenti chiave, e non possiamo che riconoscere che sia stato il migliore in campo”.