ATP Pechino, Musetti piega Mannarino: quarti con Tien vittorioso su Cobolli

L. Tien b. F. Cobolli     6-3 6-2

[4] L. Musetti b. A. Mannarino     6-3 6-3

Non ci sarà l’atteso derby nei quarti di finale tra Musetti e Cobolli, ovvero la rivincita del match che agli US Open fu interrotta dal ritiro di Flavio. Nella giornata dedicata agli ottavi di finale della parte bassa del China Open, un ottimo Lorenzo (superata la delusione per la finale persa a Chengdu all’ultimo respiro per mano di Tabilo e messosi alle spalle le polemiche scaturite qui a Pechino dopo il successo all’esordio con Mpetshi Perricard) ha recitato il ruolo che lo vedeva favorito nei confronti di Adrian Mannarino per continuare la corsa verso la qualificazione alle ATP Finals di Torino. Ai quarti di finale, però, l’azzurro (che per la terza volta consecutiva sul cemento ha superato lo scoglio degli ottavi di finale come non accadeva dal 2022) non troverà il connazionale Cobolli, sconfitto fin troppo nettamente da Learner Tien. Dopo la convincente affermazione contro Rublev al primo turno dove non era sembrato patire la trasferta di San Francisco in cui aveva difeso i colori del Team Europe in Laver Cup, Flavio è incappato in una giornata no (appena il 51% di prime in campo e trenta errori non forzati – soprattutto con il dritto) lasciando strada al giovane talento a stelle e strisce. Nessun precedente tra il numero due d’Italia (attualmente settimo nella race) ed il californiano numero 52 del mondo, capace di rimontare Francisco Cerundolo al primo turno e che un anno fa si era messo in luce raggiungendo (primo mancino nella storia a riuscirci) l’ultimo atto delle Next Gen Atp Finals arrendendosi solo al nascente astro di Joao Fonseca. Con un Draper costretto a chiudere anticipatamente la stagione per un infortunio al braccio ed un Aliassime convolato pochi giorni fa a nozze con la bella Nina in quel di Marrakech ed atteso al rientro a Shanghai, un’occasione importante per Musetti per guadagnare punti e consolidare la propria posizione a scapito degli immediati inseguitori, primo fra tutti quell’Alex De Minaur che nei quarti della parte alta attende Jakub Mensik.

MUSETTI Vs MANNARINO

Nonostante qualche fischio di troppo all’ingresso in campo ed un fastidioso mormorìo che ha preceduto l’avvio delle ostilità, Lorenzo ha aperto le danze con una prima vincente tenendo agevolmente il primo turno di battuta. Perfettamente centrato, manovrando bene con il dritto e senza subire la diagonale sinistra contro il dritto mancino di Mannarino, il carrarino nel secondo game ha strappato a zero la battuta all’esperto transalpino consolidando subito dopo il break (3 a 0) con un parziale di dodici punti ad uno che ha instradato il set. Praticamente perfetto in ogni zona del campo, Lorenzo è stato bravo a non lasciarsi distrarre dalle provocazioni piovute dagli spalti, come i forzati colpi di tosse arrivati qua e là al momento di servire, piuttosto che gli ironici (per quanto sporadici) applausi ricevuti dopo una prima sbagliata da quegli spettatori per i quali (evidentemente) le pubbliche scuse non sono state sufficienti. Costretto una sola volta ai vantaggi sui propri turni senza mai concedere alcuna chance di break, nel nono gioco il ventitreenne toscano si è esibito in uno spettacolare vincente di rovescio lungolinea (30-0), prima di andare a set point con una volée splendidamente eseguita (40-0) e chiudere il parziale alla prima occasione con un’ottima seconda di servizio: 6-3 in 38 minuti.

Un tentativo di variazione di rovescio in lungolinea (per provare a togliersi da uno scambio estenuante) che si è spento in corridoio, è costato a Mannarino la prima palla break della seconda partita: con un servizio esterno da sinistra il trentasettenne originario di Soisy-sous-Montmorency ha cercato il rovescio di Musetti, bravo a sorprenderlo con la profondità della riposta lungolinea con cui gli ha strappato il servizio. Un vantaggio non sfruttato però stavolta dall’azzurro, che nel game successivo (complici anche due doppi falli) ha per la prima ed unica volta perso il turno di servizio (1 a 1) rimettendo momentaneamente in corsa il francese. Un equilibrio tornato a spezzarsi nel quinto gioco, quando Lorenzo girandosi con il dritto inside out ha mandato fuori giri il mancino di Adrian (0-40): il transalpino si è salvato una volta (15-40), prima di spedire un rovescio in rete e cedere così nuovamente la battuta. Annullando con un’ottima prima la palla del contro break Musetti ha confermato il vantaggio (4 a 2), spegnendo le residue speranze dell’ex numero 17 del mondo che è finito per perdere il servizio anche nel nono gioco: 6-3 6-3 in 1 ora e 24 minuti il punteggio sostanzialmente mai in discussione di un match brillantemente condotto dal toscano.

TIEN Vs COBOLLI

Subito in difficoltà con la prima di servizio (appena una su due nel primo set), nel secondo gioco Flavio è stato trafitto dal passante mancino scagliato con il dritto in lungolinea da Tien dopo un attacco poco convinto in avanzamento (40-A), prima di affossare un rovescio in rete (0-2). L’azzurro è stato bravo a reagire subito trovando il contro break grazie ad una accelerazione di dritto dal centro del campo, ma non ha trovato poi il ritmo in battuta per poter impattare il match: con due ottime risposte (la prima di rovescio, la seconda di dritto) il classe 2005 californiano ha allungato di nuovo (3 a 1). Due doppi falli ed un errore di dritto nel sesto gioco hanno poi condannato Cobolli compromettendo irrimediabilmente la prima partita (1 a 5) perché, nonostante la parziale rimonta subita da un azzurro ormai deresponsabilizzato ed andato a braccio sciolto, nel nono game il rapidissimo diciannovenne originario di Irvine è passato all’incasso. Con un gran rovescio in uscita dal servizio Learner è andato a set point (40-15) e, dopo essersi visto annullare la prima chance da un’ottima esecuzione vincente di rovescio in lungolinea scagliata da Flavio, ha chiuso il parziale con il dritto mancino dopo essersi aperto il campo con il servizio esterno da sinistra: 6-3 in 39 minuti.

Ancora poco assistito dalla prima, il ventitreenne azzurro ha ceduto per la quarta volta nel match la battuta quando nel terzo gioco della seconda partita (raggiunto sul trenta pari dopo essere stato avanti 30-0) ha sparato in rete due accelerazioni di dritto. Nel game successivo Cobolli si è immediatamente costruito due chance consecutive di contro break senza però riuscire a concretizzarle, affossando il rovescio sulla prima e sfiorando solo poi il vincente con un dritto terminato a centimetri dall’incrocio delle righe. Un colpo durissimo per il numero 25 del mondo che nel quinto game è tornato a concedere chance di break con un doppio fallo (15-40), cedendo nuovamente il proprio turno quando, messo in difficoltà dalla profondità della risposta di rovescio dello statunitense, non ha trovato il campo con il dritto in uscita dal servizio (1 a 4). Presentatosi a servire nell’ottavo gioco per chiudere i conti, Learner non ha tentennato: è andato a match point vincendo il braccio di ferro sulla diagonale sinistra (40-30), prima di far esplodere l’inside out di dritto con cui ha fatto calare il sipario su un match volato via velocemente come le sue gambe: 6-3 6-2 in 1 ora e 13 minuti per conquistare la sua ottava vittoria nel circuito contro un top trenta, approdare per la quarta volta in stagione tra i migliori otto di un torneo (la seconda in un ATP 500 dopo Acapulco) e garantirsi l’accesso tra i primi cinquanta del mondo. Non male, per il talento certamente atteso che a fine anno (2 dicembre) compirà vent’anni.

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