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09 Ago 2025 21:49 - ATP
ATP Cincinnati, ritorno travolgente di Sinner: spazzato via Galan
di Stefano Tardi
[1] J. Sinner b. D. E. Galan 6-1 6-1
“Per essere il primo match sono molto soddisfatto”. Inizia nel migliore dei modi la difesa del titolo del Cincinnati Open da parte di Jannik Sinner: 6-1 6-1 in meno di un’ora il punteggio con cui la testa di serie numero uno del seeding ha liquidato Daniel Elahi Galan. A quasi un mese di distanza dal trionfo ai Championships, il leader del circuito si è presentato nel Lindner Family Tennis Center di Mason (ampliato e rinnovato da un investimento di 260 milioni di dollari) pronto ad affrontare l’ultima parte di stagione. Dopo il bagno di folla dei primi giorni di allenamento e qualche scambio di battute ampiamente diffuso dai social con il rivale Alcaraz e la prossima compagna di doppio misto a New York Emma Navarro, al rientro in campo Jan è apparso subito centrato, per quanto in un test tutt’altro che probante.
Un match senza storia, nel quale il ventinovenne colombiano (arrivato al secondo turno dalle qualificazioni senza perdere un set) non è mai stato in grado di recitare un ruolo diverso da quello di ampiamente sfavorito per lui designato, quasi avesse dato a sé stesso meno chance di quelle pur residuali attribuitegli dai bookmakers. Una condizione del resto ben nota alla stragrande maggioranza dei protagonisti del circuito, a cui negli ultimi dodici mesi il leader della classifica Atp ha spesso lasciato una manciata di game e tanta frustrazione. Quella sensazione di totale impotenza provata oggi da Galan, già sconfitto in entrambi i precedenti (2 a 0 nel 2021 in Coppa Davis, 3 a 0 nel 2023 a Wimbledon), dal primo all’ultimo punto.
Pur confermando di aver risolto i problemi al gomito, Sinner è sceso in campo con il manicotto sul braccio destro confermando le sensazioni positive già provate a Wimbledon nell’impatto con la palla. L’azzurro (che compirà 24 anni il prossimo 16 agosto) ha aperto le danze con quattro prime vincenti e nel secondo game ha subito strappato il servizio ad un colombiano che, poco reattivo in uscita dal servizio, è stato affossato dalla profondità della risposta di rovescio dell’altoatesino. Incapace di difendersi sul velocissimo P&G Centre Court e tradito anche dal dritto, Galan è riuscito a tenere la battuta solo nel sesto gioco, in un primo set durato appena 26 minuti e chiuso da Jannik con una buona copertura della rete dopo una palla corta non perfettamente eseguita: 6-1.
In piena sfiducia il colombiano ha subito il break anche in apertura della seconda partita, quando dopo un gratuito di rovescio è stato trafitto da una risposta di dritto scagliatagli nelle stringhe da Sinner. Con un sussulto d’orgoglio Galan è riuscito a tenere nel terzo game (salvando cinque palle break) il suo secondo ed ultimo turno di battuta del match, prima di cedere nuovamente il servizio nel quinto quando, dopo l’ennesima gran risposta, l’azzurro ha affondato il colpo con un vincente di dritto (4 a 1). Nel settimo gioco, per la soddisfazione del suo angolo formato dai soliti Simone Vagnozzi e Darren Cahill, oltreché dal ritrovato Umberto Ferrara, Jan ha chiuso la pratica con una splendida palla corta al termine di uno scambio perfettamente condotto dopo appena 59 minuti.
Un esordio ben più agevole di quello che un anno fa lo vide superare con fatica lo statunitense Alex Michelsen. Ma era un altro Jannik, sebbene già numero uno del mondo dopo Parigi, gravato di una situazione di cui il mondo avrebbe appreso solo pochi giorni dopo. Sembra passata una vita, in cui è successo tutto ed il suo contrario, dentro e fuori dal campo. Dalla sospensione al trionfo, dagli allontanamenti al ritorno, che hanno scosso e fatto discutere l’intero universo tennistico e non solo, senza in verità riuscire paradossalmente a scalfire minimamente le certezze e la determinazione del più diretto interessato.
Ad attenderlo al terzo turno il leader del circuito troverà Sebastian Baez o, più probabilmente, Gabriel Diallo. In entrambi i casi Jannik partirebbe logicamente favorito ma, se contro l’argentino (sempre sconfitto nei tre precedenti) il pronostico apparirebbe chiuso, il classe 2001 originario di Montréal (testa di serie numero 30 del tabellone) sarebbe certamente in grado di opporre una diversa resistenza rispetto a quella offerta da Galan. Perché il canadese, approdato quest’anno per la prima volta in carriera tra i primi cinquanta del ranking, è in crescita. E se è vero che negli ultimi tre tornei (tra Wimbledon, Washington e Toronto) ha raccolto appena tre vittorie, lo è altrettanto che è caduto solo per mano di top player (due volte Fritz, una Shelton).