Djokovic e il paragone con Sinner: “Felice di aver influenzato il suo gioco”

Dopo la vittoria nel derby con Kecmanovic – la centesima in carriera a Wimbledon -, Novak Djokovic si è presentato in conferenza stampa e tra i vari temi toccati c’è stato anche quello delle somiglianze nel gioco tra lui e Jannik Sinner. Come ammesso dallo stesso numero 1 del mondo, il serbo è stato una grande fonte di ispirazione per lui, anche per via delle caratteristiche fisiche e tecniche non troppo differenti. Ai microfoni Djokovic ha confermato di vedere alcune somiglianze tra lui e l’azzurro, dallo stile di gioco fino alla racchetta.

“Penso sia ovvio, in termini di stile di gioco, che abbiamo parecchie somiglianze – ha detto il serbo -. Cerchiamo di colpire la palla in anticipo, di essere aggressivi, di dominare lo scambio da fondocampo. Lo ricordo da ragazzino, credo avesse 13 o 14 anni quando l’ho incontrato e ho giocato con lui. Anche allora, era snello e alto, come me. Lui è più alto di me, ma io sono sempre stato piuttosto magro da giovane. Colpiva la palla molto bene. Si vedeva che aveva un ottimo tempismo e velocità nei colpi. Usa la racchetta Head Speed ​​che uso anch’io. Ci sono parecchie somiglianze”.

“È unico a modo suo. Il lavoro che ha fatto con la sua squadra negli ultimi due anni è stato straordinario in termini di miglioramento: servizio, movimento, precisione. Tutti parlano della velocità dei suoi colpi, ma la sincronia è incredibile. Ora è super preciso e mette costantemente sotto pressione l’avversario perché gioca molto velocemente. Sono contento di aver potuto influenzarlo positivamente”.

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