Tobias Tappeiner, il tennista cresciuto con Sinner morto in un tragico incidente

Di Stefano Tardi

“Lunga e diritta correva la strada, l’auto veloce correva…la dolce estate era già cominciata…Forte la mano teneva il volante, forte il motore cantava, non lo sapevi che c’era la morte quel giorno che ti aspettava”. A quasi due giorni di distanza, nessuno riesce ancora a capacitarsi dell’accaduto. A spiegarsi come Tobias (deceduto sul colpo a causa del violento scontro frontale avvenuto sull’autostrada del Brennero), che ben conosceva lo svincolo di Bolzano Sud, possa aver imboccato contromano l’A22.
Un incidente avvenuto all’alba di ieri che è rischiato di costar caro anche alla famiglia a bordo dell’altra vettura involontariamente coinvolta (due genitori e tre figli), gravemente feriti ma fortunatamente fuori pericolo di vita. Classe 2000, Tappeiner viveva a San Paolo di Appiano, ad un paio d’ore di macchina da San Candido. Pochi chilometri di distanza da quella Sesto Pusteria oggi universalmente conosciuta per aver dato i natali a Jannik Sinner. Di un anno più grande, con il numero uno del mondo Tobias aveva incrociato le racchette in un torneo under 12 disputato a Bressanone, riuscendo anche a prevalere (7-6 6-3). Un talento tennistico non abbastanza spiccato da permettergli di raggiungere il sogno di ogni bambino, ma sufficiente (unitamente alla grande passione per lo sport) a fare del tennis la sua vita. Apprezzato maestro di tennis, giocava in serie B1 con il Tennis Club Bolzano (con cui appena due settimane fa aveva gareggiato a Sassari).
Pochi giorni fa, sorridente con una racchetta in mano, aveva scritto così in un post su Instagram: “Il tennis usa il linguaggio della vita. Vantaggio, servizio, fallo, break, amore. Gli elementi basilari del tennis sono quelli dell’esistenza quotidiana, perché ogni partita è una vita in miniatura”. Sotto un altro scatto, aveva citato una frase del celebre fotografo Elliott Erwitt: “Il colore è descrittivo; il bianco e nero è interpretativo”. Ma a questo match dalle tinte cupe e terminato dannatamente troppo presto, appare oggi impossibile riuscire a dare una qualunque logica spiegazione. Un significato che i suoi cari dovranno pur cercare di sforzarsi a trovare per provare a lenire quel dolore contro natura che rischia di fermare il tempo, lasciando privo di senso sia il presente che il futuro.

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