Sinner torna in campo ad Halle, ecco il suo tabellone

Il numero 1 del mondo difende il titolo in Germania

Dopo la storica finale del Roland Garros, Jannik Sinner torna in campo per la prima tappa della stagione sull’erba. Ad Halle, in Germania, il numero 1 al mondo difenderà il titolo conquistato lo scorso anno nel torneo ATP 500 che vedrà in campo anche Flavio Cobolli, Lorenzo Sonego e Luciano Darderi. Il tabellone ha riservato a Sinner un esordio contro un avversario ancora da scoprire, dato che affronterà al primo turno un qualificato. In caso di successo, negli ottavi troverebbe uno tra il francese Alexandre Muller e il kazako Alexander Bublik, quest’ultimo battuto facilmente nei quarti a Parigi ma molto più pericoloso in un match su erba due su tre.

Se Sinner dovesse raggiungere i quarti di finale, il suo avversario sarà uno tra Marozsan, Kecmanovic, Hurkacz e Machac. In un’eventuale semifinale i maggiori indiziati ad affrontarlo sarebbero Rublev, Khachanov o Auger-Aliassime. Dall’altra parte del tabellone si trovano invece Sascha Zverev, Daniil Medvedev, Ugo Humbert e Stefanos Tsitsipas. Proprio il greco affronterà al primo turno Luciano Darder, mentre Sonego e Cobolli sono stati sorteggiati contro due wild card: il piemontese se la vedrà con il tedesco Jan-Lennard Struff e il romano con il brasiliano Joao Fonseca.

Sinner, che sarà in campo anche nel doppio in coppia con Sonego, ha parlato un po’ di sé in un’intervista a Sky Sport, raccontando di come si è rilassato dopo la domenica bestiale di Parigi. “Ho passato qualche giorno con gli amici e i miei familiari, con la gente che mi vuole bene e con cui sono tranquillo – ha affermato Sinner -. Mi sono rilassato con momenti semplici, giocando a ping pong e facendo una grigliata in famiglia. La normalità è quello che mi serve per recuperare”. Quanto al match perso con Carlos Alcaraz, l’ha definita “una partita incredibile e di altissimo livello. Non è finita come volevamo, ma succede”. “È successo anche ai migliori al mondo vivere dei momenti così, ma dipende come ognuno reagisce e anche da che prospettiva la si guarda – ha proseguito -, se i match point mancati o una partita dove ho raggiunto un livello che non avevo mai raggiunto sulla terra battuta. Mentalmente sono stato sul pezzo per cinque ore e mezza e non mi sono lamentato di niente”.

Dalla stessa categoria