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Sicuramente molti appassionati, in questo caldo post-partita, staranno discutendo su chi tra Alcaraz e Sinner sia davvero più forte, mescolando dati oggettivi a prese di posizione più o meno influenzate dal tifo.
Dispiace per Jannik Sinner, tre match point non possono non generare rammarico, così come complimenti a Carlos Alcaraz, oggi ha davvero spiegato perché “it’s not end untili is ended”.
Quello che invece piace, è che questo pomeriggio ha vinto il tennis, che ci ha regalato sicuramente una partita storica, quelle per cui si reta incollati al televisore per oltre cinque ore.
Grazie Jannik e Carlos, perché di questi tempi non capita più così spesso di vedere partite di questa qualità.
Proprio la qualità, oggi, infatti, è stata l’ingrediente in più. L’italiano e lo spagnolo non hanno giocato solo una partita serrata nel punteggio, con molti colpi di scena e pathos, ma hanno dato vita ad una sfida a viso aperto, entrambi sempre alla ricerca del punto, lasciando perdere quel terribile tennis percentuale che ormai troppo spesso vediamo come unica tattica sui campi da gioco.
La ciliegina sulla torta di tutto questo, purtroppo, è stato il super tie break finale, dove Alcaraz ha davvero giocato dieci minuti da far brillare gli occhi. Probabilmente, a quel punto, aveva più gambe Sinner, ma i colpi che è stato capace di esprimere e il passante del match point, meritano di restare negli occhi di tutti.
Che sia la prima di una lunga serie di finali spettacolari tra questi due giocatori? Molto probabile, e noi tutti ce lo auguriamo.
Intanto li ringraziamo, perché di finali Slam così non se ne vedono spesso, l’ultima risaliva probabilmente a luglio 2023, Alcaraz-Djokovic a Wimbledon.
Grazie ancora ragazzi, evviva le partite in cui vince, il tennis. Il trofeo è di Alcaraz, ma in fondo, dopo 5 e rotte ore così, è davvero importante?
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