Ljubicic: “Alcaraz sull’erba ha un feeling migliore rispetto a Sinner”

Un nuovo Grande Slam è alle porte e Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, protagonisti della finale del Roland Garros, saranno senza dubbio i due super favoriti anche a Wimbledon. Alcaraz ha vinto cinque delle ultime sfide ed è campione in carica ai Championships da due anni. È lui ad avere maggiori possibilità di vittoria anche quest’anno? Secondo Ivan Ljubicic sembra proprio di sì. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, l’ex tennista croato ed ex allenatore di Roger Federer ha parlato dello spagnolo e dell’italiano, nonché delle possibilità di Novak Djokovic e di Lorenzo Musetti e Jack Draper.

Il croato è consapevole delle difficoltà del brusco passaggio dalla terra all’erba, lui che non ha mai ottenuto grandi risultati su questa superficie (mai andato oltre il terzo turno a Wimbledon), motivo per cui è sorpreso dalla facilità con cui il numero 2 del mondo si adatta al cambiamento: “Alcaraz ha tutto ciò che serve per giocare bene sull’erba. Risponde bene, si muove bene ed è molto potente. Ma non è una sorpresa perché ha trovato rapidamente il suo feeling. È una superficie speciale: o trovi subito le scarpe giuste o fai fatica. È stato difficile per me per tutta la mia carriera. Federer, come Carlos, ha trovato rapidamente il suo feeling”.

Ljubicic approfondisce le difficoltà incontrate su questa superficie, soprattutto ai suoi tempi, quando l’erba era più veloce e il rimbalzo più basso e irregolare: “Avevo difficoltà a muovermi, a rispondere, a servire. Ero un ottimo battitore, ma sull’erba non sapevo servire. Muoversi è complicato, e l’erba di oggi è fatta per i contrattacchi: chi colpisce e va a rete non va molto più lontano. La palla rimbalza molto più in alto, molto più uniformemente. Ricordo che ai miei tempi, nei primi giorni del torneo, si riusciva a malapena a colpirla; la palla rimbalzava sotto il livello del ginocchio. Oggi rimbalza quasi come sul cemento”.

All’ex giocatore balcanico è stato chiesto quali siano secondo lui le possibilità per Sinner a Wimbledon: “Sulla carta, dovrebbe andare bene, ma non credo che avrà le stesse sensazioni di Carlos. Lo spagnolo si muove bene e ha un ottimo equilibrio. Ma Sinner, a partire dal servizio, sta crescendo anche sull’erba. È una superficie dove, se ti piace avere tutto sotto controllo, ti senti meno a tuo agio”.

Sulla storica finale del Roland Garros e sulle conseguenze mentali che Sinner potrebbe accusare per quell’occasione mancata, Ljubicic ha spiegato: “È stato un duro colpo. Ma sapete come si cancella un colpo del genere? Avendo l’opportunità di vincere un altro Grande Slam. La cosa positiva è che è il momento ideale, perché se ti succede a Parigi, hai tre settimane e torni subito in gara. Se ti succede a New York, devi aspettare fino all’Australia, dall’Australia a Parigi c’è ancora più tempo”.

L’ex numero tre del mondo ritiene inoltre che Alcaraz stia minando il morale di Sinner, soprattutto dopo averlo battuto nelle ultime cinque occasioni: “È possibile, perché alla fine è l’unico che può batterlo, e quando perdi solo contro un giocatore, è ovvio che la tua mente si sofferma molto su questo. È questo il nodo che Jannik deve sciogliere in questo momento. Probabilmente passerà del tempo a studiare come battere Carlos, ma lo spagnolo non è uno che può dare una mano in questo senso. Non c’è molto da fare contro Alcaraz; l’esito della partita dipende molto da lui. Quindi è ovvio che Jannik stia soffrendo in questo momento”.

L’ex allenatore di Federer ha voluto ricordare un nome che non può mai essere escluso dai favoriti di Wimbledon: “Non ci possiamo dimenticare di Djokovic, uno che ha vinto Wimbledon sette volte non può mai essere considerato fuori dai giochi. Inoltre, il Roland Garros lo ha rimesso in forma: sta bene ed è molto motivato”, avverte il nativo di Banja Luka.

Mentre tutti gli occhi sono puntati su Alcaraz, Sinner e Djokovic, Ljubicic ha anche menzionato tre giocatori che potrebbero rappresentare una minaccia nelle prossime due settimane a Londra: “A differenza dell’anno scorso, Lorenzo Musetti arriva senza aver giocato un torneo su erba, e questo potrebbe metterlo in difficoltà, ma credo che dobbiamo tenerlo d’occhio. Jack Draper gioca in casa ed è un giocatore molto naturale sull’erba. E infine, vedremo cosa farà Matteo Berrettini: se sarà in forma e se inizierà bene il torneo. Speriamo che Wimbledon gli riporti alla mente bei ricordi”.

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