Ranking ATP/WTA: Musetti in top ten! Draper n. 5, brilla Ruud

Lorenzo Musetti irrompe nella top ten del ranking ATP. Dopo aver sfiorato l’ingresso già a Monte-Carlo, il carrarino si è guadagnato un posto nell’élite mondiale a Madrid, dove ha raggiunto la semifinale, seconda consecutiva in un Master 1000, superando, fra gli altri, Tsitsipas e de Minaur (come già nel Principato). Ciò gli vale un balzo dall’undicesima alla nona posizione (+ 2).

Musetti è il sesto azzurro dell’era computerizzata (dunque, dall’agosto 1973) a figurare tra i dieci migliori. I suoi illustri predecessori sono Adriano Panatta (best ranking quarto nel 1976), Corrado Barazzutti (settimo nel 1978), Fabio Fognini (nono nel 2019), Matteo Berrettini (sesto nel 2022) e Jannik Sinner (primo nel 2024). L’Italia ha dunque di nuovo due rappresentanti contemporaneamente in top ten, dopo le diciassette settimane (tra novembre 2021 e marzo 2022) passate dall’accoppiata Berrettini-Sinner.

Sono diverse le variazioni di rilievo in classifica. Su tutte, l’entrata in top five di Jack Draper (quinto; + 1), che, grazie alla finale madrilena, si mette alle spalle Novak Djokovic (sesto; – 1), divenendo il secondo mancino del nuovo millennio capace di tanto (dopo, ovviamente, Rafa Nadal). Per di più, il britannico sale addirittura al secondo posto nella Race, dietro al solo Carlos Alcaraz ma davanti a Zverev e a Sinner.

In top ten, dopo due settimane di assenza, rientra Casper Ruud, che alla Caja Mágica ha alzato il primo trofeo “1000” nella storia del tennis norvegese. Il ventiseienne di Oslo mette a segno un brillante + 8, passando in un colpo solo dalla quindicesima alla settima posizione. In conseguenza di ciò, scendono di un gradino ciascuno Alex de Minaur (ottavo) e Holger Rune (decimo).

Dall’élite assoluta escono entrambi i russi. Se quello di Daniil Medvedev (undicesimo; – 1) è un calo contenuto, per Andrey Rublev (diciassettesimo; – 9), fuori al terzo round da campione uscente, si tratta di un autentico crollo. L’ultima edizione della classifica in cui il ventisettenne moscovita non aveva avuto un posto tra i primi quindici era datata 20 gennaio 2020 (n. 16), oltre cinque anni or sono.

Immediatamente alle spalle di Rublev si issa l’argentino Francisco Cerundolo (18; + 3), che stabilisce il career high con il piazzamento in semifinale. Migliorano se stessi anche Jakub Mensik (21; + 2) spintosi ai quarti, e Brandon Nakashima (29; + 3), negli ottavi.

Eguaglia il primato personale Alex Michelsen (32; + 6), che, dopo l’eliminazione al debutto in Spagna, si è aggiudicato il Challenger 175 di Estoril.

Più in basso, spicca l’ascesa del canadese Gabriel Diallo (54; + 24), approdato ai quarti da lucky loser.

In netta discesa, al contrario, il suo connazionale Félix Auger-Aliassime (27; – 8) e il ceco Jiri Lehecka (38; – 11), che in Spagna dodici mesi or sono avevano raggiunto, rispettivamente, la finale e la semifinale.

Tra i cento rientra ampiamente il croato Borna Coric (84; + 20), che ha fatto suo il Challenger 175 di Aix-en-Provence.

Per quanto concerne gli azzurri, restano in sette tra i migliori cinquanta. Dietro a Jannik Sinner, numero uno del mondo per la quarantottesima settimana consecutiva, e a Musetti, abbiamo Matteo Berrettini (30; + 1), Flavio Cobolli (34; + 2), Matteo Arnaldi (37; + 7 con i quarti a Madrid), Lorenzo Sonego (44; – 1) e Luciano Darderi (46; 0).

Seguono Mattia Bellucci (68; – 2), Luca Nardi (95; + 5), Francesco Passaro (101; 0), Fabio Fognini (107; + 5) e Matteo Gigante (164; + 31 con il titolo nel Challenger di Roma Garden).

Rientra di prepotenza nei duecento Andrea Pellegrino (167; + 70), finalista nel Challenger 175 di Estoril, dove, dopo essere partito dalle qualificazioni, ha battuto Auger-Aliassime, Jarry e Vukic. Dietro di lui figura Federico Arnaboldi (194; + 6).

Nel ranking WTA, Aryna Sabalenka, trionfatrice a Madrid, allunga inesorabilmente in vetta. La bielorussa conta ora 11118 punti, la bellezza di 4345 in più rispetto a Iga Swiatek, seconda con 6773.

Sul gradino più basso del podio torna la finalista Coco Gauff, che scalza l’altra statunitense Jessica Pegula. Se avesse conquistato il titolo, Gauff avrebbe sorpassato anche Swiatek.

Subito dietro, nonostante l’uscita nei sedicesimi, Jasmine Paolini strappa la quinta piazza a Madison Keys, giunta nei quarti ma con la “semi” del 2024 in scadenza.

Si scambiano di posto anche Emma Navarro (nona; + 1) e Paula Badosa (decima; – 1).

Bussa alle porte dell’élite mondiale la russa Diana Shnaider, che stabilisce il career high (undicesima; + 2) malgrado l’uscita negli ottavi. Prosegue la risalita dell’ucraina Elina Svitolina (14; + 3), spintasi al penultimo atto.

Più in basso, bene anche Marta Kostyuk (27; + 9) e Moyuka Uchijima (47; + 9), entrambe nei quarti, nonché Yulia Starodubtseva (80 + 19), negli ottavi dalle qualificazioni, e Dalma Galfi (95; + 26), impostasi nel “125” di Vic.

Bruschi cali, invece, per Ons Jabeur (36; – 8), Mayar Sherif (64; – 14) e Sara Sorribes Tormo (109; – 23).

Tra le italiane, dietro a Paolini troviamo Lucia Bronzetti (58; + 1), Elisabetta Cocciaretto (82; + 5), Lucrezia Stefanini (148; + 2), Martina Trevisan (160; – 3), Sara Errani (177; – 23) e Nuria Brancaccio (183; + 17 con il titolo nel W35 di Santa Margherita di Pula).

I top ten del ranking ATP: 1 Jannik Sinner, 2 Alexander Zverev, 3 Carlos Alcaraz, 4 Taylor Fritz, 5 Jack Draper (+ 1), 6 Novak Djokovic (- 1), 7 Casper Ruud (+ 8), 8 Alex de Minaur (- 1), 9 Lorenzo Musetti (+ 2), 10 Holger Rune (- 1).

Le top ten del ranking WTA: 1 Aryna Sabalenka, 2 Iga Swiatek, 3 Coco Gauff (+ 1), 4 Jessica Pegula (- 1), 5 Jasmine Paolini (+ 1), 6 Madison Keys (- 1), 7 Mirra Andreeva, 8 Qinwen Zheng, 9 Emma Navarro (+ 1), 10 Paula Badosa (- 1).

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