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09 Mag 2025 10:29 - Interviste
Musetti: “Diventare padre mi ha fatto maturare. A Roma per vincere il torneo”
di Piero Vassallo
È uno dei giocatori più in forma del momento e inizia a diventare uno dei più temuti sulla terra battuta. Lorenzo Musetti agli Internazionali d’Italia 2025 con la grande soddisfazione di essere entrato in top 10 per la prima volta, ma anche con l’ambizione di continuare a migliorare i suoi risultati. Questi alcuni dei temi più interessanti affrontati dal tennista di Carrara nella conferenza stanza pre-torneo.
Essere un top 10: le chiavi per raggiungere l’obiettivo
“Definire una partita che ha cambiato la mia carriera non è facile, ma devo ammettere che i risultati poco soddisfacenti all’inizio dell’anno scorso mi nno fatto capire cosa volevo: raggiungere il successo in questo sport. Mi sono messo al lavoro, ho intrapreso un nuovo percorso e ho giocato in diversi tornei Challenger che mi hanno aiutato a ripartire. Da lì, ho mostrato un buon livello di gioco. Ho perso contro Djokovic in cinque set al Roland Garros, e la stagione sull’erba è stata spettacolare. Essere semifinalista a Wimbledon e alle Olimpiadi mi ha fatto riscoprire me stesso e prendere la consapevolezza di poter competere a quel livello. Da allora in poi, ho lavorato ancora di più. Essere tra i primi 10 è un sogno d’infanzia che si avvera”, ha commentato l’azzurro.
Il potere della fiducia e le aspirazioni a Roma
“Non c’è niente di meglio che vincere le partite per costruire fiducia. In questo momento, la mia mentalità quando inizio un torneo è quella di vincerlo. Sono consapevole che il livello generale è così alto che potrei perdere contro chiunque, ma so anche di avere le carte in regola per vincere un titolo, soprattutto sulla terra battuta. Questa superficie mi permette di mettere in mostra le mie capacità tecniche e tattiche, e sono venuto a Roma per vincere il torneo. La chiave del successo è circondarsi delle persone giuste, soprattutto quando si passa dall’infanzia all’età adulta, entrando in un circuito altamente professionistico. La mia squadra è come una seconda famiglia per me”, ha sottolineato.
L’influenza della paternità sulla carriera
“Ricordo che quando sono diventato padre l’anno scorso, a marzo, molti mi hanno criticato per questo, a causa della mia giovane età. Devo ammettere che l’idea di come avrei gestito la situazione mi spaventava un po’, e inizialmente è stata dura, ma sento che da mesi ormai abbiamo trovato un equilibrio perfetto. Essere padre mi ha aiutato a maturare e a diventare una persona più felice e consapevole di tutto ciò che riguarda la vita. Questo si riflette sul campo”, ha osservato Lorenzo Musetti, pronto a debuttare nel Masters 1000 di casa.