Swiatek-Eala ai quarti, 2 anni dopo la cerimonia di diploma

Due anni fa, al termine del Roland Garros 2023, Iga Swiatek celebrava il suo terzo trionfo allo Slam parigino con qualche giorno trascorso alla Rafael Nadal Academy come ospite d’onore alla cerimonia di diploma. Tra i vari atleti premiati in quell’occasione c’era la diciassettenne Alexandra Eala, filippina, mancina, che già in precedenza aveva avuto l’occasione di partecipare a una sessione di allenamento con la polacca a Miami nel 2021.

Per il classico gioco di incroci del destino, la numero 140 del mondo è giunta così alla partita più importante della sua carriera da disputare proprio contro Swiatek nei quarti di finale di un WTA 1000. Nella prima occasione in cui è riuscita a vincere una partita in un main draw del circuito maggiore femminile, Eala è arrivata fino alle migliori otto grazie a vittorie contro Katie Volynets, Aljona Ostapenko e Madison Keys prima di beneficiare del forfait di Paula Badosa negli ottavi di finale, con la spagnola che già sul finale del match contro Clara Tauson al terzo turno aveva accusato nuovamente problemi alla schiena e non è riuscita a recuperare in tempo.

Contro di lei, ora, la campionessa di Miami del 2022, che da madrina per l’occasione speciale diventerà sua avversaria. Swiatek ha battuto Elina Svitolina 7-6(5) 6-3 in circa due ore di gioco e la sensazione che forse per la prima volta da un paio di mesi abbia messo in campo una prestazione soprattutto a livello mentale più convinta e libera da pensieri. Il dato tra vincenti ed errori gratuiti è il primo indicatore, perché sono 34 e 37. Sono alti, entrambi: abbastanza anomalo per lei, ma attaccava la palla soprattutto col dritto, sfiorando quasi le 4000 rotazioni per minuto (a fine 2024 il dato era appena sotto i 3000). Una Iga aggressiva e motivata, che subiva sì cinque break complice anche una percentuale di prime palle non tanto alta (61%) ma non si scomponeva e non tremava. Soprattutto rispetto anche solo alla prima partita in questo torneo contro Caroline Garcia, l’atteggiamento è apparso molto più composto. Ora però avrà di fronte un’avversaria completamente diversa, perché Eala fin qui ha risposto colpo su colpo a giocatrici molto aggressive come Ostapenko e Keys trovando ottimo timing sulla palla e reindirizzando i colpi lungo il campo mandando in affanno le avversarie: tutto l’opposto di una giocatrice come Elina, molto tosta nel palleggio ma con meno istintività offensiva.

L’altro quarto di finale nella parte bassa vedrà di fronte Emma Raducanu, tornata a vincere quattro partite di fila per la prima volta dallo US Open 2021, e Jessica Pegula. La britannica ha trovato di fronte a sé una Amanda Anisimova ancora in fase di recupero dopo le grandi fatiche di 18 ore prima contro Mirra Andreeva, vittima anche di una programmazione non ottimale nei suoi confronti. Con un netto 6-1 6-3 Raducanu ha replicato il successo dell’Australian Open e avrà ora di fronte la numero 4 del mondo, impostasi 6-2 6-3 contro Marta Kostyuk.

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