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12 Mar 2025 08:15 - Senza categoria
Swiatek e Andreeva volano ai quarti, Svitolina elimina Pegula
di Diego Barbiani
La giornata di martedì era forse la più delicata, fin qui almeno, dell’intero torneo di Indian Wells perché il tempo, si sapeva dalle previsioni, avrebbe fatto di tutto per rovinare il programma. Le interruzioni causa pioggia sono state diverse, alcune brevi e altre un po’ più significative, ma alla fine il tabellone femminile del WTA 1000 ha ottenuto le sue prime quattro “quartofinaliste”.
Nessuna ha veramente avuto equilibrio e tre su quattro si sono risolte con la vincitrice che non solo chiudeva in due set, ma lo faceva concedendo massimo cinque game. Solo la sfida tra Elina Svitolina e Jessica Pegula ha avuto un po’ di equilibrio, con l’ucraina che risaliva da un set di ritardo e si imponeva 5-7 6-2 6-1 per il primo quarto di finale in un 1000 sul cemento da quattro anni. Contro di lei, ora, Mirra Andreeva che ha portato a nove le vittorie consecutive grazie al netto 6-1 6-2 su una Elena Rybakina mai in partita per mille motivi. La campionessa del 2023 ha subito una pesantissima batosta non riuscendo in alcuna occasione a gestire le condizioni climatiche umide della sera, il campo ancor più lento e un’avversaria che, come Iga Swiatek, sembra trarre grande vantaggio nello scambio che si allunga oltre a sentire, ora, un dritto che fa davvero male.
La polacca, dicevamo, è l’altra dominatrice di giornata con meno di un’ora impiegata per il netto 6-1 6-1 a Karolina Muchova. Delle cinque partite giocate l’una contro l’altra, questa è l’affermazione più netta per una delle due. Superiorità totale della polacca, che è arrivata ai quarti di finale lasciando sei game in tutto in tre partite e anche ieri ha dato impressione di non avere alcuna difficoltà soprattutto contro un’avversaria che non riusciva costantemente a tenerla lontana dalla riga di fondo. Sarà diverso, probabilmente, il quarto di finale contro Zheng Qinwen. Sarà la prima volta tra le due dopo la semifinale olimpica di Parigi, che fin qui può essere il primo indice per raccontare come mai l’ex numero 1 del mondo stia faticando a ottenere trofei da ormai diversi mesi. La cicatrice di quella partita, per Iga, probabilmente non si rimarginerà mai e il periodo immediatamente successivo, ancor prima della sospensione per doping, risentì parecchio dell’enorme delusione fino a mandarla in cortocircuito a New York con il grande nervosismo mostrato nel match contro Pegula.
La numero 8 del seeding, protagonista invece di un inizio di stagione molto deludente, ha ritrovato qualche risultato positivo nel deserto e nella nottata italiana si è imposta 6-3 6-2 contro Marta Kostyuk, semifinalista un anno fa. Sono le prime tre vittorie consecutive per lei dalle WTA Finals dello scorso novembre.