Resterà per sempre il primo italiano ad aver vinto un titolo slam, a Parigi, nel 1959. Successo che doppiò l’anno dopo. Ed il capitano della squadra che nel 1976 tornò dal Cile con la Coppa Davis, anche quella una prima volta. Nicola Pietrangeli se n’é andato a 92 anni e con lui si chiude una […]
Alla fine è andata come doveva andare, in tutti i sensi. Quella tra Alcaraz e Hurkacz era la cosiddetta semifinale nobile del torneo e il match non ha tradito le attese. I 14.000 spettatori presenti all’Ahoy Arena si sono infatti più volte spellati le mani per degli scambi decisamente spettacolari tra i due giocatori.
E alla fine ha avuto la meglio il favorito Alcaraz, ma ha dovuto veramente superarsi per avere la meglio su un Hurkacz che ha giocato – in particolare la prima mezz’ora – a livelli altissimi.
L’inizio è da incubo per lo spagnolo. Hubi sembra il Soderling che aveva randellato Nadal a Parigi nel 2009 e Carlitos sembra non avere armi valide da opporre. Il polacco sale subito 3-0, ha una palla del 4-0, ma la spreca malamente. Il misfatto però lo compie sul 4-1 in proprio favore. Si porta avanti 0-40 e potrebbe andare a servire per il set sul 5-1, invece diventa passivo, attende un errore di Alcaraz che non arriverà mai e la partita gira. Cinque game di fila per lo spagnolo e un set che poteva finire 6-0 per Hurkacz si trasforma rapidamente in un 6-4 Alcaraz. Il tennis, lo sport del diavolo.
Nel secondo si segue la regola dei servizi fino al tiebreak e si va ancora avanti senza minibreak fino al 4-4. Qui il polacco commette un errore che si immagina decisivo: niente di più sbagliato. Alcaraz si incarta in un doppio fallo, sbaglia due rovesci di fila e regala praticamente il set.
Nel terzo però non si scherza più. Lo spagnolo vuole a tutti i costi la sua prima finale indoor e spinge subito sull’acceleratore. Scatta sul 3-0 e non si volta più indietro, nonostante la strenua resistenza d’un comunque ottimo Hurkacz. Risultato finale: 6-4, 6-7(5), 6-3. La finale con De Minaur domani se la gioca Alcaraz.
Le dichiarazioni di #Alcaraz dopo il match: “Con #Hurkacz sono sempre delle battaglie. Lui è partito fortissimo, non sbagliava mai e mi ha un po’ sorpreso. Quando sono andato sotto 1-4, 0-40 ho cercato di concentrarmi sul servizio e di essere aggressivo. Sapevo che prima o poi lui sarebbe calato un po’… Alla fine sono contento di aver avuto la capacità di lottare su ogni palla e di essere nella mia prima finale indoor”.