Resterà per sempre il primo italiano ad aver vinto un titolo slam, a Parigi, nel 1959. Successo che doppiò l’anno dopo. Ed il capitano della squadra che nel 1976 tornò dal Cile con la Coppa Davis, anche quella una prima volta. Nicola Pietrangeli se n’é andato a 92 anni e con lui si chiude una […]
Carlos Alcaraz ha vinto il torneo Atp 500 di Rotterdam battendo in finale Alex De Minaur col punteggio di 6-4, 3-6, 6-2. Si tratta del 17esimo titolo in carriera per il fuoriclasse spagnolo, il primo conquistato indoor. Inoltre, Carlitos è il primo tennista spagnolo a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del prestigioso torneo olandese. Prima di lui non c’era riuscito nemmeno Rafa Nadal!
Non è stata una finale spettacolare, perché purtroppo i due giocatori non hanno mai giocato al loro massimo nello stesso momento. Forse il set più interessante è stato il primo, quando De Minaur aveva reagito al break iniziale di Alcaraz portandosi sul 4-4. Ma nel game successivo ha giocato un turno disastroso al servizio, concedendo il controbreak e il primo set.
Nella seconda frazione è stato decisivo un break iniziale dell’australiano, che è volato sul 3-0 ed è andato via liscio fino al 6-3 conclusivo, rimandando la decisione finale al terzo e decisivo set.
Tutto regolare fino al 2-2, poi Carlitos ha deciso che fosse finalmente arrivato il momento di accelerare e la questione finiva lì. Quattro game di fila per il 6-2 conclusivo ed esultanza liberatoria, a testimoniare che a questo titolo ci teneva tantissimo.
Dopo il match si è presentato in zona mista prima un De Minaur molto deluso, che ha avuto la sfortuna d’incontrare in due finali consecutive prima Sinner e poi Alcaraz. Gli abbiamo chiesto quali fossero le principali difficoltà per uno con il suo gioco nell’affrontare questi due campioni: “Anche se oggi ho perso, con Carlos mi sento molto più a mio agio in campo perché mi dà più tempo per sviluppare il mio gioco. Con Sinner i ritmi sono più frenetici e faccio molta più fatica. Comunque dalla prossima settimana sarò numero 6 del mondo e sono molto contento di come sto andando”.
Alcaraz era ovviamente raggiante per la vittoria e per aver finalmente sfatato il tabù del primo titolo indoor, superficie sulla quale non aveva giocato nemmeno una finale finora: “Ho sempre pensato di poter giocare bene indoor, era solo una questione di tempo. Dovevo probabilmente aggiustare 2-3 cose nel mio gioco, ma ho fiducia che da questo momento in poi le cose possano sempre andar meglio”.
Gli abbiamo poi chiesto dell’assenza di Sinner in questo torneo e se gli fosse mancato: “Onestamente no!” (risate in sala ndr). “Mi piace giocare contro i grandi giocatori e testare il mio livello, ma oggi era molto più importante vincere il torneo”.
Che dire? Onesto!
In precedenza la coppia Bolelli/Vavassori si era aggiudicata il titolo nel doppio superando Gille/Zielinski 6-2, 4-6, 10-6.