Swiatek vola, ora big match contro Raducanu. Avanti Rybakina

Iga Swiatek ha passato un primo possibile test del suo Australian Open nella maniera migliore possibile, rendendo la sua giornata quasi una formalità in campo e mettendosi per assurdo in difficoltà soltanto nell’intervista post gara con Jelena Dokic quando rivelava che tra le città visitate in Australia ha trovato le migliori caffetterie a Sydney. Se avete mai avuto la fortuna di essere in Australia capirete quanto tengono al caffé e quanto le rivalità tra città, soprattutto tra Sydney e Melbourne, siano marcate.

Rebecca Sramkova non era forse l’avversaria più indicata per darle fastidio sulla lunga distanza, visti i limiti col rovescio emersi in maniera veramente importante oggi, ma aveva la possibilità di darle fastidio con un dritto dei suoi quando lascia andare il braccio sulla palla e questa esce dalle corde con rapidità e precisione. E invece si è consumato tutto in un’ora, un 6-0 6-2 per certi versi sorprendente ma dove la polacca ha giocato tatticamente come meglio non poteva e a cui ci ha aggiunto la solita determinazione nel non concedere nemmeno le briciole: sul 6-0 5-2 15-15, in risposta, ha messo sul nastro il rovescio e si è spostata verso l’altro lato del campo disgustata. Nulla di nuovo, ma è sempre il segnale migliore per capire il suo stato.

Brava e un pizzico fortunata a prendere immediatamente un break di vantaggio per il 2-0 quando la sua avversaria era avanti 40-0, Iga ha passato tutto il primo parziale limitando più che poteva di toccare il dritto della slovacca, che lo ha avuto solo per tre scambi. Come nel match contro Katerina Siniakova, Swiatek non è parsa voler forzare le soluzioni da fondo ma lavorava tanto la palla col dritto prima di spingere verso l’incrociato. Col rovescio era più facile: non c’era mai partita su quella diagonale e un’avversaria sempre più sfilacciata le ha dato il secondo 6-0 stagionale. All’inizio del secondo parziale Sramkova ha provato a lasciare andare un po’ più il braccio e otteneva due game alla battuta senza faticare. Sul 2-2 ha avuto anche una mezza chance, perché la risposta di rovescio sul 15-30 non era male e Swiatek è parsa perdere gli appoggi prima di colpire col dritto difensivo, ma lei ha poi sprecato mandando lungo il rovescio. Chiusi i 15 minuti equilibrati, un doppio fallo e un nuovo rovescio fiacco hanno ridato vantaggio alla polacca che ha poi chiuso la pratica.

[2] I. Swiatek b. R. Sramkova 6-0 6-2: gli highlights

Al terzo turno ritroverà Emma Raducanu, già battuta tre volte su altrettanti confronti fin qui senza mai perdere set ma contro cui ha sempre faticato non poco. Nel loro primo confronto, a Stoccarda nel 2022, Swiatek ha pure avuto un accenno di crampi per la tensione nella seconda metà del secondo parziale mentre la sfida in Germania dello scorso anno superò le due ore di gioco. La britannica, che non sembra a posto fisicamente a causa dei dolori alla schiena che l’accompagnano da inizio stagione, ha fin qui vinto due partite davvero delicate: 7-6 7-6 contro Ekaterina Alexandrova all’esordio malgrado 15 doppi falli, 6-3 7-5 oggi contro Amanda Anisimova.

Un match che ha avuto dell’incredibile se visto con gli occhi della statunitense, che ha buttato due parziali dove aveva tutte le possibilità di dilagare nel punteggio. La fase centrale del primo set è stata per lei durissima da mandar giù: dal 2-1 in suo favore, nei successivi quattro game, ha concretizzato solo una delle 10 palle game (sette erano palle break) e Raducanu in qualche modo sopravviveva salendo addirittura avanti 4-3 e rimontando lì dallo 0-30 per il 5-3.

A livello di morale è stato un primo colpo durissimo e lo si vedeva da come quei colpi penetranti e pesanti dei primi 30 minuti fossero divenuti molto più fallosi e scomposti. Emma celebrava ogni punto decisivo come fosse l’ultimo: serviva delle seconde abbastanza docili ma da fondo campo reggeva l’urto come meglio non poteva e raccoglieva sempre più gli errori dell’avversaria che, sul 3-5, rientrava da 0-30 ma di nuovo si perdeva nel momento decisivo. L’inizio del secondo set le era molto favorevole trovando addirittura due break di vantaggio, ma sul 3-0 il gioco si è fermato per un medical time out che Raducanu ha ricevuto per la schiena e dalla ripresa del gioco il copione è stato nuovamente stravolto.

La britannica ha vinto sette dei successivi nove game, ricucendo subito il distacco e passando avanti 4-3. Anisimova continuava a lamentarsi e buttare al vento occasioni, e una volta scivolata indietro nel punteggio l’affanno e la paura di buttare tutto all’aria hanno avuto la meglio con un game conclusivo, il dodicesimo, perso dal 30-0. Così, sabato avremo già probabilmente chiara la partita da sessione serale sulla Rod Laver Arena.

E. Raducanu b. A. Anisimova 6-3 7-5: gli highlights

L’altra big di questa parte bassa, Elena Rybakina ha vinto la sua seconda partita contro una giocatrice proveniente dal mondo juniores e dopo la netta affermazione dell’esordio contro Emerson Jones per 6-1 6-1 ha lasciato un game in più a Iva Jovic, numero 2 di categoria, sconfitta 6-0 6-3. Poco da segnalare in termini di prestazione, se non un calo di concentrazione a inizio del secondo parziale che ha dato all’avversaria tre game consecutivi dopo averne vinti lei sette evidenziando la differenza ancora tra i due mondi.

Sarà più significativo il terzo turno, perché avrà di fronte Dayana Yastremska, semifinalista un anno fa, la quale ha impiegato una cinquantina di minuti per spazzare via dal campo Danka Kovinic (6-1 6-0). Più complicata, invece, la vittoria di Emma Navarro che dopo le oltre tre ore contro Peyton Stearns all’esordio ha impiegato circa due ore e mezza per venire a capo di Wang Xiyu, rimontando da 2-4 nel set decisivo e imponendosi 6-3 3-6 6-4.

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