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15 Gen 2025 05:41 - Australian Open
Primi scossoni: fuori Zheng, Osaka ribalta Muchova
di Diego Barbiani
Laura Siegemund compirà 37 anni il prossimo 4 marzo ma ha una carica e un’energia in corpo che fanno impressione. Passano le stagioni eppure sembra instancabile, pur apparendo spesso nella lista delle partite più lunghe giocate nella stagione e avendone giocata una di oltre quattro ore appena tre mesi fa. Anche oggi, dopo il grandissimo successo per 7-6(3) 6-3 contro Zheng Qinwen se la rideva con l’intervistatore a bordo campo raccontando di quanto impegno abbia messo anche nell’ultima off season sentendosi ancora in grado di lasciare un segno e cercando di evitare tutti questi sforzi. E lei ne avrebbe tutte le capacità, perché a sensibilità di palla è seconda a poche: difficile trovare chi possa sfidarla sul tocco, con smorzate e voleè eseguite con precisione millimetrica.
Non è stato solo questo a rovinare l’Australian Open della testa di serie numero 5, che aveva aspettative enormi anche e soprattutto per essere arrivata in finale nel 2024. Per tutto il primo parziale ha sofferto l’imprevedibilità della tedesca, ma anche la capacità che Siegemund mostrava nel colpire palle molto penetranti e fastidiose. Il suo solito ritmo era spesso “disturbato” da scambi oggi per lei asfissianti, forse denotando anche una condizione generale non ancora ottimale. La tedesca già sul 4-4 mandava sotto grande pressione la cinese, spingendo bene e conquistando il break che però non è riuscita a confermare. Nel tie-break, invece, l’allungo dal 4-3 al 6-3 è risultato determinante per chiudere un set durato 80 minuti.
Il secondo è invece girato soprattutto su un momento: 2-1 Siegemund, 15-30 con Zheng al servizio e l’arbitro che chiama un warning per violazione del tempo della cinese che si è arrabbiata parecchio dicendo che non riusciva a leggere lo shot-clock posto al di là della rete. Il giudice di sedia, irremovibile, le ha tolto la prima palla e con la seconda Zheng ha colpito un doppio fallo fuori di due metri. Sul 30-40 un nuovo doppio fallo l’ha spedita indietro di un break e con ancora la testa “scollegata” dalla partita ha lasciato che Siegemund allungasse. Da lì, non ha più avuto alcuna chance contro il gioco veloce e concreto della rivale, che ha celebrato lasciandosi cadere a terra mentre lei a rete aspettava con impazienza si rialzasse per andarsene il prima possibile, senza nemmeno stringere la mano all’arbitro.
Gli highlights del match
L’altro grande momento della giornata odierna nel torneo femminile è la rivincita di Naomi Osaka contro Karolina Muchova. 1-6 6-1 6-3 il punteggio finale e la gioia della giapponese era enorme, sottolineata dai vari salti appena si è resa conto che il recupero disperato della ceca sul terzo match point sarebbe stato vano. Non solo ha alzato, di molto, il livello rispetto al match d’esordio contro Caroline Garcia ma ha saputo anche raddrizzare una partita che sembrava incanalata verso i binari peggiori. Nel primo set, soprattutto, sembrava di vedere un proseguo del match contro la francese con la schiena che ancora non l’aiutava sia al servizio sia nei colpi da fondo che venivano sbagliati anche di metri. Se qualche segnale di risveglio si è avuto sull’1-5, pur non concretizzando lo 0-40, dal secondo parziale la situazione si è ribaltata completamente.
Muchova ha avuto il demerito di perdere il controllo dei propri turni di servizio, crollando nel rendimento fin dall’inizio del secondo parziale. La prima palla era sempre meno efficace e nello scambio cominciavano a esserci titubanze con la palla colpita non più bene, sempre dando la sensazione di trattenere qualcosa, come irrigidendosi. Sull’1-2 è arrivato il primo break di Naomi con buona complicità della sua avversaria che dal 4-1 si è definitivamente spenta lasciando strada a un altro 6-1. Il terzo set è stato forse il migliore, perché Naomi a quel punto ci credeva e Karolina doveva fare qualcosa a sua volta o finiva male. L’ex numero 1 del mondo, però, ha toccato picchi di rendimento impressionanti. Il dritto era trasformato e il movimento laterale che per la prima volta faceva vedere lo smalto di qualche anno fa per impattare verso la traiettoria diagonale. Con sempre più efficacia, Osaka teneva in grande affanno Muchova ormai in ogni game in risposta e sul 2-2 è arrivata la spaccatura decisiva che poteva essere ulteriormente aumentata sul 4-2, game in cui la ceca è risalita da 15-40. Sul 3-5, però, la numero 20 del seeding non è riuscita a salvarsi e darsi un’ultima chance in risposta perché pur risalendo da 15-40 è crollata al terzo match point.
Osaka, così, si è aperta una strada interessante. Al terzo turno troverà Belinda Bencic, al rientro dalla maternità, che in precedenza ha superato Suzanne Lamens 6-1 7-6 e questo è l’ottavo di tabellone con Coco Gauff, impegnata nella sessione serale contro Jodie Burrage.