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L’Italia sconfigge per il secondo anno consecutivo l’Australia nella final eight di Malaga (l’anno scorso nell’atto conclusivo) e si qualifica per la finale dove affronterà, da grande favorita, l’Olanda già battuta nel girone di qualificazione a Bologna nel mese di Settembre.
Il tie è stato molto simile a quello dell’anno scorso, con il match tra i numeri 2 tiratissimo e vinto sul filo di lana a differenza della sfida tra i migliori delle due nazioni stravinta da Sinner su De Minaur.
I protagonisti del primo match quest’anno sono i redivivi Berrettini e Kokkinakis, tirati a lucido per quest’ultimo appuntamento della stagione 2024.
Nel primo set i due giocatori si affidano al servizio, colpo migliore per entrambi: Matteo conquista varie chances in risposta ma non riesce a concretizzare fino all’undicesimo game, quando ottiene il break e la possibilità di servire per il primo parziale.
Purtroppo però in questo frangente arriva il primo passaggio a vuoto del romano che non sfrutta un set point e concede il contro break all’australiano che comunque, dal canto suo, gioca un grande game: Kokkinakis ottiene la prima fuga nel tie break sull’1-3 ma Berrettini reagisce facendo 4 punti di fila e issandosi perfino sul 6-4.
Annulla con un grandissimo passante di rovescio il primo set point l’australiano che infila un contro parziale di 4 punti e conquista a sorpresa la prima frazione vincendo il tie break per 8 punti a 6.
Kokkinakis sembra su una nuvola ad inizio secondo set e Berrettini è costretto ad annullare una pericolosissima palla break nel terzo gioco: San servizio arriva al momento giusto.
La partita procede on serve fino all’ottavo game quando Matteo alza il livello in risposta, Kokkinakis sbaglia qualche colpo di troppo e arriva il break che spiana la strada a Berrettini che conquista il nono game senza troppi patemi.
Nel terzo set la tensione è davvero alle stelle, questo match d’altronde può indirizzare le sorti di questa semifinale, in un modo o nell’altro: Matteo in totale fiducia si issa subito sul 15-40 nel primo game ma è bravo Kokkinakis a non tremare e a tenere il servizio: il momento di tensione arriva pure per il nostro numero 2 che nel sesto game si trova sotto 0-30 ma si tira fuori grazie alla specialità della casa.
Continua il furioso testa a testa tra i due in una partita qualitativamente davvero molto alta, nonostante la classifica dei due (bugiarda) e la stanchezza accumulata dopo una lunga stagione.
La sliding door del match arriva nell’undicesimo game quando, sul 15-0, Berrettini tira fuori un uncino di dritto in difesa pazzesco che risulta essere vincente, conquistando un apparante innocuo 15-15: da quel momento però arriva il parziale del giocatore romano che tira fuori il meglio di sé e conquista un break pesantissimo che gli garantisce la possibilità di servire per il match.
Non trema stavolta il numero 35 del mondo e con un ace vincente da destra sul 40-15 conquista la vittoria più importante dell’anno per 6-7 6-3 7-5, dopo 2 ore e 38 minuti intensissime, concedendo a Sinner la possibilità di chiudere con De Minaur questa semifinale.
Il numero 1 del mondo non si lascia sfuggire questa ghiotta occasione e, nonostante la stoica resistenza del numero 9 del mondo, conquista la vittoria che garantisce ai nostri ragazzi la qualificazione per la finale che ci vedrà contrapposti al team Orange.
Break e contro break in apertura, con Sinner che conquista il break decisivo nel sesto gioco con una grandissima palla corta di dritto vincente, dopo una difesa estenuante di De Minaur: stavolta Jannik non si fa riprendere e conquista il primo set per 6-3 con una prima vincente da sinistra dopo 40 minuti.
Il numero 9 del mondo cerca di fare l’impossibile, tirando a tutta ogni palla, ma, come già visto negli 8 precedenti vinti sempre da Sinner, ha una cilindrata nettamente più bassa rispetto a quella del nostro numero 1: De Minaur tiene testa molto bene, vuole vendere cara la pelle nonostante il destino della sua squadra sembra segnato dopo.
Nel nono game però nulla può l’australiano e alla terza chance un grande passante di rovescio di Jannik sancisce il break decisivo.
Sinner va a servire per il match ma De Minaur continua a dargli filo da torcere salendo sul 15-30: Jannik però non concede possibilità l’australiano e con 3 punti consecutivi chiude per 6-3 6-4 dopo un’ora e ventotto minuti portando l’Italia a giocarsi la seconda finale consecutiva della Coppa Davis.Domani non ci dovrebbero essere sorprese negli schieramenti da parte di nessuno dei due capitani, con i singolaristi vincitori delle rispettive sfide in semifinale: Berrettini conduce i precedenti con Van De Zandschulp 4-0 (con vittoria in rimonta al terzo a Bologna nel round robin) mentre Sinner è addirittura 5-0 contro Griekspoor (tre di queste nel 2024).