Questo è un capitolo tratto dal libro del 2014 “Solo uno- Analisi di una rivalità”, scritto da Rossana Capobianco e Riccardo Nuziale Non lo riconosceremmo più, ormai, quel tennis. Quello riservato solo a pochi, quello che gli amici ti guardavano come fossi un extraterrestre quando confessavi di rimanere a casa per seguire la finale di […]
C’è un risultato piuttosto pesante, soprattutto per come è arrivato, ad aprire la nuova giornata del WTA 1000 di Pechino. Paula Badosa, testa di serie numero 15, ha travolto 6-4 6-0 la numero 2 del seeding Jessica Pegula per approdare ai quarti di finale.
Era sulla carta una delle prime sfide un po’ significative di un torneo che ha offerto fin qui veramente poco in termini di spunti e idee, tra due delle giocatrici più in forma del momento, e invece è emersa un’altra partita a senso unico. La statunitense è franata chiudendo addirittura con un parziale di 11 game persi negli ultimi 12 giocati, da quando conduceva sul 3-1 nel primo parziale.
Altro torneo importante per Badosa, che dal suo punto di vista non può che gioire per quanto stia ricavando da dopo Wimbledon riabilitando ormai completamente una classifica che a causa dei tanti problemi fisici dell’ultimo anno e mezzo l’aveva vista sprofondare ben lontana dalle prime 50 del mondo. Potenzialmente, con sole tre vittorie ora da raggiungere, avrebbe anche la chance di ritrovarsi in top-10 al termine del torneo dovesse riuscire a sollevare quel titolo. La strada è abbastanza lunga, ma partite come oggi sono un toccasana enorme in termini di fiducia perché dal suo punto di vista è stata quasi perfetta: ha rimosso l’unico game negativo dalla sua testa (tre doppi falli sull’1-1 per il break subito) e ha vinto molto bene il primo parziale crescendo nella qualità del dritto per poi dominare completamente la seconda frazione.
Non c’è stato un dominio al servizio in termini statistici, perché ha completato la prova addirittura con un 38% di prime palle in campo, ma delle 19 giocate ha perso soltanto un punto e con la seconda non è giocatrice da farsi aggredire tanto facilmente con quello che a efficacia sembra essere spesso il proprio colpo migliore. Bravissima sul 3-3 a evitare di scendere nuovamente indietro di un break trovando un rovescio profondissimo a prendere l’ultimo centimetro di riga, sul 5-4 ha approfittato di un atteggiamento troppo compassato di Pegula nei primi punti per salire 0-30 e cogliere immediatamente l’occasione per il pesante vantaggio. Jessica, dal suo punto di vista, ha subito tantissimo quel capovolgimento, perché i vari errori del decimo game sono rimasti nella sua testa e non è più ripartita e le difficoltà avute a inizio secondo parziale sono costate lo 0-3 che col nervosismo crescente l’ha condotta a perdere concentrazione e intensità.
Spettacolari alcuni punti sul finire di gara per Badosa, che si procurava tre match point grazie a un passante fulmineo su uno schiaffo al volo dell’avversaria e, concretizzato il primo, sorrideva giustamente a una delle vittorie migliori per lei di questa stagione. Adesso sarà grande favorita sia contro Magdalena Frech, numero 23 del tabellone, sia contro Zhang Shuai.