Questo è un capitolo tratto dal libro del 2014 “Solo uno- Analisi di una rivalità”, scritto da Rossana Capobianco e Riccardo Nuziale Non lo riconosceremmo più, ormai, quel tennis. Quello riservato solo a pochi, quello che gli amici ti guardavano come fossi un extraterrestre quando confessavi di rimanere a casa per seguire la finale di […]
Jasmine Paolini ha dovuto salutare il WTA 1000 di Pechino già al terzo turno dopo un’ora e mezza in cui quasi nulla ha funzionato nel suo gioco per una sconfitta pesante e che poteva anche essere più netta contro Magda Linette.
La polacca, numero 31 del seeding, si è imposta col punteggio di 6-4 6-0 in maniera magari sorprendente per la dinamica ma che ha mostrato una toscana oggi ancor più in affanno rispetto alla partita d’esordio contro Clara Tauson.
Ha funzionato veramente oggi per Jasmine, in affanno sistematico sul lato del rovescio sia a livello d’impatto con la palla sia nella fatica che faceva a spostarsi, arrivando tardi e colpendo spesso male o riuscendo in alcuni miracoli che però facevano intendere fosse continuamente costretta a trovare dei “jolly” per provare a portare a casa il punto.
C’è anche amarezza, perché Linette nel primo parziale era avanti 3-0 e servizio eppure Paolini si era accesa, cominciando a scambiare e a imporre il suo ritmo, trovando profondità col dritto e recuperando in maniera relativamente comoda la situazione fino a portarsi 4-3 e chance di servire per il set. Negli ultimi tre game, però, sono tornati anche gli errori e quel poco di positivo che poteva aver trovato si è vaporizzato. L’ultimo sussulto è stato un rovescio lungolinea bellissimo ma che rivelava ancor di più quanta fatica stesse facendo a gestire quella diagonale: era 4-4 15-30, Linette aveva colpito un rovescio incrociato stretto e cacciato Paolini fuori dal campo con Jasmine bravissima a sorprenderla col cambio in lungolinea. Poteva essere il classico colpo che girava la situazione, ma la polacca continuando a colpire bene verso quella parte ha tenuto l’azzurra sotto pressione e ha ripreso il vantaggio chiudendo a sua volta il parziale salvando bene due chance del 5-5.
Il secondo set ha vissuto di equilibrio sporadico solo nei primi game, con Paolini tradita sempre da questa grande fatica negli scambi e altalena nel rendimento scivolando subito sotto di un break e dopo averne subito un altro ha cominciato a perdere la presa sulla partita fino al pesante 6-0. Forse oggi per la prima volta è sopraggiunta anche la fatica dell’annata molto importante ma altrettanto dispendiosa: non è l’unica, perché per esempio questo torneo sulla carta tra i migliori della stagione WTA è stato invece disertato da tante delle prime in classifica e si stan vedendo finora anche le migliori che non hanno mai messo le marce più alte, ma per Paolini è una sconfitta pesante a prescindere.
Linette, invece, troverà al quarto turno una tra Mirra Andreeva e Donna Vekic.