Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
Complice la pioggia la quarta giornata degli Internazionali d’Italia, edizione (inutilmente) extralarge, si è trasformata in una specie di supplizio che non si capisce bene a chi e perché debba piacere. Erano le 23 abbondanti quando Luca Nardi e Daniel Altmeir sono entrati nel Pietrangeli per disputare l’ultimo match di un primo turno infinito davanti a meno di 30 persone. E ricordare che ci si era ripromessi “mai dopo le 23” dalle parti del Foro sarebbe come parlar male di Garibaldi, lungi da noi. Nardi arrivava in contemporanea con Sonego, che ha finito per perdere all’1.15, subito dopo la vittoria di Fognini contro un Evans che non aveva tanta voglia di fare quello che produce ulteriori fastidi e fatti due calcoli ha preferito tornare a letto ad un’ora decente.
Ma di tanti italiani era fatta la giornata di oggi, addirittura un derby, quello tra Gigante e Zeppieri, vinto dal meno noto Matteo, nome che pare adattarsi bene ai nostri giocatori. Perso quello famoso, Berrettini, il suo successore, Arnaldi, si è complicato terribilmente la vita contro Harold Mayot, un francese che non era riuscito a superare le qualificazioni ma che a Barcellona aveva battuto Cachin. Non che si stia parlando di chissà cosa, ma questo dovrebbe essere sufficiente a spiegare i travagli di Arnaldi, spesso sull’orlo del baratro ma in grado di cavarsi dagli impicci in qualche modo.
Altrettanto travagliata è stata la vicenda di Passaro, addirittura spalmata in due giorni e felicemente risolta al tiebreak del terzo set, dopo che Rinderknech aveva anche servito per il match, anche se pare passato un secolo.
Alla fine l’unico che non ha avuto problemi – oltre a Nardi – è stato Napolitano, che ha regolato in due set Wolf, non proprio Nadal. A dire il vero nemmeno Vavassori ne ha avuti tanti, ma ne ha procurati ancora di meno a Koepfer.
A proposito di Nadal se vi aspettate novità meglio andare oltre. Oggi Rafa ha perso un set contro uno che non si sarebbe azzardato nemmeno a calcare il campo in tempi non lontanissimi. Ma come diceva quello? “Nulla addolora maggiormente che ripensare ai momenti felici quando si è nel dolore”. O qualcosa del genere.
Primo turno
[LL] C. Moutet b. R. Safiullin 3-6 7-6(1) 6-2
[WC] M. Gigante b. [WC] G. Zeppieri 7-6(2) 6-4
M. Kecmanovic b. [Q] B. Nakashima 6-4 6-4
[Q] F. Passaro b. A. Rinderknech 6-7(3) 7-5 7-6(7)
[WC] F. Fognini b. D. Evans 6-4 3-6 6-2
J-L.Struff b. P. Cachin 6-4 6-4
J. Munar b. R. Hijikata 6-4 7-5
[Q] B. Van De Zandschulp b. [Q] N. Moreno De Alboran 7-5 6-7(5) 7-6(4)
R. Carballes Baena vs C. O’Connell 6-7(7) 5-0 rit.
[WC] S. Napolitano b. [LL] J.J. Wolf 6-2 7-6(3)
M. Arnaldi b. [LL] H. Mayot 3-6 7-5 6-4
[Q] A. Muller b. M. Fucsovics 4-6 7-6(5) 6-2
M. Giron b. E. Ruusuvuori 3-6 6-3 6-3
[PR] R. Nadal b. [Q] Z. Bergs 4-6 6-3 6-4
T. Seyboth Wild b. [Q] G. Barrere 6-4 6-2
D. Lajovic b. L. Sonego 6-3 6-7(5) 6-3
L. Nardi b. D. Altmaier 6-4 6-4
A. Karatsev b. M. McDonald 4-6 6-3 6-4
D. Koepfer b. [WC] A. Vavassori 6-4 6-3
[Q] H. Medjedovic b. A. Popyrin 6-3 6-2
J. Draper b. B. Coric 7-5 6-1