Gli Internazionali salutano per l’ultima volta Rafael Nadal, il più grande di tutti

Una brutta stesa, quella presa da Rafael Nadal, 38 anni, al secondo turno degli Internazionali di Roma. Hubert Hurkacz, testa di serie n.7, non perdona: un 6-1 6-3 che non ammette repliche, un pò come era stato a Wimbledon 2022 contro Federer. Il polacco è un pò l’ammazza grandi.

Fatto sta che Nadal saluta per l’ultima volta il centrale del Foro Italico, un torneo che lo ha visto trionfare dieci volte: nessuno come lui. Si può discutere di molte cose, ma sul più grande giocatore di questo torneo, e in generale sulla terra rossa, c’è davvero ben poco da discutere.

Rafa ha salutato il pubblico Romano con un mesto saluto ma con la consapevolezza di essere stato il tennis in questo posto, e non solo qui, su tutti i campi di terra rossa. Il Re assoluto. Anche a tutti i tifosi di Roger Federer, la sua nemesi, è scesa la lacrimuccia quando al primo match point un perfetto Hurzack ha segnato la fine di un’era qui a Roma.

Non ci si può far altro che commuovere, pensando a quanto questo ragazzo abbia dato a questo sport. Un esempio di abnegazione al lavoro, un grande talento naturale e soprattutto un’indomita voglia di vincere. Proprio questo lo ha reso quasi immortale al pari di Roger, con i due mano nella mano alla Laver Cuo, dove ha accompagnato l’amico rivale al tramonto e dove nella prossima stessa competizione Roger renderà il favore.

In quell’immagine ci sta il tennis degli ultimi 15 anni e ci sta una storia fatta di battaglie di stima di confronti all’ultima pallina, che renderanno immortali questi due grandi sportivi uniti per sempre da una consapevolezza, quella di aver fatto di questo sport qualcosa di più alto, trasportando dentro il tennis le loro debolezze e la loro forza, compiendo qualcosa forse di irripetibile nella storia di questo sport.

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