20 anni di successi: il video tributo del mondo del tennis a Rafa Nadal
Il sollievo dopo la grande paura. Dopo aver patito a lungo, Alexander Zverev si è guadagnato la terza finale in carriera agli Internazionali d’Italia, imponendosi in rimonta sull’outsider Alejandro Tabilo.
E dire che per un set non c’era stata gara. Un cileno pressoché perfetto aveva martellato da fondo uno Zverev inerme, incapace di organizzare una sia pur minima difesa. Il pesante sei-uno era stato il riscontro naturale di quanto accaduto sul centrale.
Nel secondo parziale, però, il giustiziere di Djokovic, apparso fin lì in pieno controllo, ha mancato l’affondo decisivo. La chance l’ha avuta sul 3 pari: una palla break che avrebbe, con ogni probabilità, definitivamente ridotto in polvere ciò che restava delle chance del tedesco. Il quale, però, dopo essersi salvato, ha stretto i denti e si è messo a remare con umiltà da fondo, rincorrendo i fendenti mancini dell’avversario da una parte all’altra del campo. I risultati si sono visti: mentre in avvio ogni scambio prolungato si rivelava un punto pressoché certo per Tabilo, man mano il numero 5 ATP se ne è aggiudicati sempre di più.
Quando, nel tie-break, la terza testa di serie ha recuperato prontamente da 0-2 conquistando sette dei nove punti seguenti (tre dei quali sulla battuta del sudamericano), si è capito che ormai il match era girato. E infatti, dopo aver tenuto il servizio in apertura, Tabilo si è ritrovato 0-40 sull’1 pari. Ha salvato con coraggio le prime due palle break, ma sulla terza ha commesso doppio fallo.
Di fatto, l’incontro è terminato lì. Zverev ha allungato sul 5-1, prevalendo infine con lo score di 1-6 7-6(4) 6-2. Da notare che, malgrado il terzo set dominato dal tedesco, complessivamente il numero 29 del seeding capitolino (che lunedì si isserà al n. 25 ATP, nuovo career high) ha ottenuto tre punti in più (85-82), a testimonianza dell’impressionante prestazione fornita nelle fasi iniziali.
Per Sascha, come si diceva, è il terzo match clou al Foro Italico, dopo quello vinto su Novak Djokovic nel 2017 e la sconfitta con Rafael Nadal dell’anno seguente, in un confronto funestato dal maltempo. Zverev, che affronterà lo statunitense Tommy Paul o l’altro cileno Nicolas Jarry, avrà una motivazione ulteriore per andare a caccia del ventiduesimo titolo nel Tour maggiore: in caso di successo, infatti, scavalcherebbe il rivale di sempre Daniil Medvedev al quarto posto del ranking mondiale.