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15 Apr 2024 15:39 - Interviste
WTA Stoccarda, Sabalenka: “La sconfitta a Parigi contro Muchova brucia ancora”
di Diego Barbiani
Aryna Sabalenka si è presentata a Stoccarda per la tradizionale conferenza stampa pre-torneo, parlando di come affrontare questa parte di stagione che la condurrà al Roland Garros.
Sulla differenza tra i tornei che la condurranno verso Parigi: “Le condizioni qui, come a Madrid, sono forse più favorevoli per me rispetto a Roma e Parigi. Qui è più veloce, a Madrid c’è anche l’altitudine che può aiutarmi mentre a Roma è molto più lenta e difficile da gestire… anche Parigi è abbastanza lenta, e questa è la differenza. Non credo possiamo dire che ho quella sensazione di poter vincere un torneo già dall’inizio, però cerco di lavorare il più possibile per portarmi in quella posizione di credere davvero di potercela fare. Qui per esempio ho sempre fatto molto bene, e quindi devo continuare a credere che prima o poi questo titolo possa arrivare”.
Sulla preparazione per questa fase di stagione: “La preparazione al rosso, in generale, comincia dopo la fine del torneo di Miami. Ho avuto buone settimane venendo in qua, credo Stoccarda sia un ottimo posto per cominciare la parte di stagione sulla terra battuta. Tu cerchi lentamente di trovare il giusto ritmo qui. Mi piace giocare molti tornei prima di uno Slam, quindi sì credo sia un posto ideale questo. È importante per ogni giocatrice sapere come giocare su ogni superficie e non avere questa strana sensazione quando si approccia una nuova, per esempio ‘Oddio, questo non è il mio posto, non mi troverò bene qui. È davvero importante per me avere questa convinzione”
Sulla sconfitta al Roland Garros dello scorso anno contro Karolina Muchova: “Probabilmente mi brucia ancora quella sconfitta. Ma va bene, mi dico che se non vinco imparo e penso che quell’esperienza è stata importante per me per capire molte cose, sperando di poter fare meglio quest anno. Se dovessi tornare a quel punto del torneo, in quella posizione nel match, non ci penso neanche a ripetere quegli errori”.
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