Ci sarà anche Danielle Collins al via della prossima stagione tennistica. La statunitense, che concluderà il 2024 in top-10 dopo gli ottimi risultati della prima parte di stagione, prenderà parte con la maglia degli Stati Uniti alla United Cup che inaugurerà l’anno nuovo tra Sydney e Perth. La notizia è che la finalista dell’Australian Open […]
15 Apr 2024 16:26 - Interviste
Stoccarda, Swiatek: “Arabia Saudita? la WTA vuole un cambiamento, vediamo”
di Diego Barbiani
Iga Swiatek, campionessa al WTA 500 di Stoccarda nel 2022 e nel 2023, è arrivata oggi per la tradizionale conferenza stampa pre-torneo. Tanti i temi toccati dalla polacca, tra cui il ritorno sulla terra rossa dopo aver allungato la stagione sul cemento “a causa” della sfida di Billie Jean King Cup in Svizzera, aspettative sempre molto alte e la continuità che sta avendo.
Sul ritorno sulla terra rossa: “Sono davvero emozionata, questi sono davvero i primi giorni per me sulla terra e sono molto felice di essere tornata qui. Ovviamente mi piace, ovviamente mi è mancata, e amo questo torneo. Spero di poter avere altri bei ricordi da aggiungere quest anno. Proprio oggi ho fatto il mio primo allenamento sul rosso. Non credo valga “tanto” per l’adattamento alla terra perché questa è particolare, più veloce, scivolosa. Puoi piazzarla tra un campo in cemento e uno su terra. Devi aggiustare i movimenti, però ho ancora nella testa i ricordi di come feci lo scorso anno, per esempio. Oggi in allenamento mi è sembrato che possa fare questa transizione abbastanza rapidamente, anche se non mi aspetto di essere a mio agio dalla prima partita e so che ci vorrà tempo per trovare davvero fiducia anche se ti senti convinto di poter fare bene subito. Io per esempio per giocare la Billie Jean King Cup ho continuato ad allenarmi sul cemento dopo Miami”.
Parlando più nel dettaglio dell’adattamento: “È semplice, ma devi sempre ricordare che nel tuo cervello pensa che la palla possa avere un rimbalzo strano in ogni occasione e questo può durare almeno un paio di giorni. Anche per chi può sentirsi davvero a proprio agio. Lo scorso anno rientravo dopo un infortunio, ma mi ero allenata nel frattempo a Varsavia, sulla terra. Quest anno è più simile al 2022 quando sono arrivata qui dopo la Billie Jean King Cup e ho avuto solo due giorni di allenamento sulla terra prima del mio esordio. Vedremo. Onestamente è il mio secondo anno dove ho una situazione simile. L’esperienza del 2022 è stata piacevole, ho giocato senza alcuna aspettativa. Quest anno sarà un po’ diverso, proverò a prendere le cose in maniera molto semplice e vediamo”.
Sull’Arabia Saudita entrata ormai a pieno nell’universo tennistico: “Noi giocatrici non abbiamo molta influenza in queste decisioni. Credo WTA e ATP debbano essere chiari su che posizione vogliamo trovarci. Il tennis sta cambiando, questo ha influenza in queste decisioni. Spero che almeno questa influenza possa portare a qualcosa di positivo. La WTA ci ha già detto, nei vari meeting che abbiamo avuto, che questo è uno degli obiettivi, cercare un cambiamento lì. Vediamo cosa succederà. (Ormai, nda) non importa dove le Finals si terranno, spero però ci sia una buona atmosfera. Spero la WTA possa prendersi cura di tutto questo e che noi possiamo giocare e goderci il momento”.
Sulle aspettative nei suoi confronti: “È abbastanza semplice per me tagliar fuori tutte le cose che si dicono tra social media e giornali. Durante i tornei cerco di non guardarci troppo, posto magari qualcosa di mio ma senza controllare Twitter, o Instagram. All’inizio forse sì dovevo forzarmi di non farlo, ora viene molto più naturale. Ora noto che ci sono molte cose che davvero non capisco su internet, strane o non vere. È meglio per me starne fuori. In termini di aspettative da fuori, questo è quanto. Non mi importano tanto, anche se alle volte ti colpiscono, soprattutto quando sei stanca e sai di aver dato tutto ma le persone sono lì che scrutinano ogni cosa. Non conoscono la reale verità, cosa avviene in campo. Alle volte non è facile. Ho imparato a conoscere abbastanza bene come vanno queste cose, e non mi aspetto che cambino. Certo sarebbe bello si ricordassero ogni tanto che siamo comunque esseri umani (ride, nda) e che non è possibile vincere ogni torneo”.
Sulle 99 settimane da numero 1 del mondo: “Onestamente, sì, questo è uno di quei dati a cui tengo particolarmente. Penso che in generale che per essere nella top-10 di sempre come settimane da numero 1 sia qualcosa a cui non avrei mai potuto pensare un paio di anni fa. Ogni tanto durante la stagione, quando magari finisco il Sunshine Double, il mio team mi dice che, non so, ho perso solo cinque partite quest anno. La mia reazione magari è ‘wow’. È un mio obiettivo quello di essere sempre costante”.