Interviste

Sinner: “Nardi? Giocatore incredibile, ha tanto talento”

Jannik Sinner, dopo il 7-6(4) 6-1 inflitto ai danni di Ben Shelton nel quarto turno dell’ATP Masters 1000 di Indian Wells, si è presentato in conferenza stampa per analizzare la partita in vista del quarto di finale di giovedì contro Jiri Lehecka.

Jannik, sono passati un paio di mesi dall’Australian Open e l’altro giorno hai detto che hai festeggiato quella notte e che ora è il momento di guardare avanti e cercare di fare bene negli altri tornei. Ma il fatto che ora hai vinto un Major ti allevia del tutto la pressione per riuscirci? Hai raggiunto quel risultato, per quanto certo vuoi sempre di più. Ma non come se la gente dicesse ‘deve vincere un major, deve vincere un major’. Ti senti meno sotto pressione?
“Meno pressione no, perché gli altri giocatori ti conoscono, tutti vogliono battere chi ha vinto uno Slam o qualsiasi altra cosa. Ma non penso che sia una questione di pressione o non pressione. Ciò che hai detto riguarda più il sollievo. Cioè, di sicuro ci saranno sempre persone che parlano, è normale. Devi essere intelligente come giocatore nel dargli la giusta importanza quando parlano di te. Sono sempre stato un giocatore a cui non importa molto cosa dice la gente, o piaccio alle persone oppure non piaccio, non posso controllare tutti. Quello che posso controllare sono le persone che mi circondano, e per me sono molto più importanti di tutto il resto. Ma parlare di questa cosa, vincere uno Slam, è una sensazione incredibile, bella, ce l’ho ancora in mente. Ma d’altro canto, siamo già a mesi di distanza. Sto giocando qui e ho pressione sulle spalle, ma mi piacciono anche questi momenti in campo“

 Stai realizzando una striscia incredibile, non solo in grandi match ma in eventi importanti. Parlaci del ruolo della fiducia, dell’abitudine a vincere. Davvero è una risorsa che ti aiuta?
“Sì, non prendo mai le cose come garantite. Ad ogni torneo, in ogni partita vai in campo provando a fare il meglio, provando a stare concentrato. Io provo a fare questo. Ogni giorno c’è un avversario diverso. Oggi non solo era un avversario diverso ma mancino, che sta servendo incredibilmente bene, e non vedo l’ora di questo tipo di sfide. Anche la prossima partita sarà una sfida, e non conosco il mio avversario. Abbiamo giocato cinque anni fa da qualche parte, e non ricordo nemmeno, lo so perché me l’hanno detto. Vedremo cosa succederà, sta giocando incredibilmente bene. Devo essere molto concentrato fin dal primo punto e spero di poter mettere in campo un buon tennis“

Puoi parlarci un po’ del servizio e dell’evoluzione dei tuoi colpi nelle ultime due stagioni. Sembra che statisticamente stia andando meglio ogni anno dal 2022. Quali sono le ragioni alla base del servizio così efficace che stai avendo?
“Quando sei così giovane è anche molto più facile migliorare. Fisicamente cresci, lavori tanto in palestra, stai diventando più forte e puoi servire più velocemente per un periodo di tempo più lungo. Ho ancora 22 anni, devo farne 23, e spero di poter ancora migliorare il servizio per i prossimi anni fino a quando non otterrò un colpo coerente. Poi quando il colpo è coerente, cosa che sento che lentamente si sta avvicinando, allora puoi scegliere anche il modo in cui servi. Non solo molto veloce, puoi servire kick o slice, anche al corpo. Ma anche per raggiungere questo obiettivo bisogna capire cosa funziona meglio. Ho cambiato il movimento del servizio l’anno scorso a metà stagione, c’è molto lavoro dietro”

Quanto hai visto del match di Novak la scorsa notte e quanto conosci bene Luca Nardi?
“Ci conosciamo a vicenda, non dirò davvero bene, ma abbastanza bene. Quest’anno avrebbe dovuto allenarsi con me in offseason ma gli si è girata la caviglia il secondo giorno, quindi ha dovuto andarsene. Ma lo conosco, è un giocatore incredibile con grande talento. Adesso ha costruito la sua squadra dietro di lui, che è quello che abbiamo ad oggi in Italia, molti ottimi allenatori, molte buone strutture dove i giocatori possono formarsi. E’ un ragazzo molto simpatico, ed è davvero bravo, sono molto felice per lui. Questi sono i momenti quando giochi contro il numero 1 del mondo, vai in campo e non sai mai cosa aspettarti, cosa sta succedendo. Batterlo la prima volta in cui lo affronti è incredibile, sono davvero felice per lui e spero che possa mostrare del buon tennis in futuro. La mia sensazione è che lo vedremo in giro, si spera, per molto tempo perché se rimane sano fisicamente, a livello di tennis gioca incredibilmente bene e ha buone mani”

Sulla fine del primo set mi è sembrato ti stessi toccando quando stavi servendo. Volevo capire se fisicamente va tutto ok.
“Tutto bene fisicamente. Quando giochi contro un giocatore che serve sempre forte qualche volta non la prendi bene, ci sono tante vibrazioni nella racchetta che vanno nel braccio. Poi le palle qua sono abbastanza pesanti dopo un po’ di periodo e un pochettino lo senti, ma alla fine sto bene.”

In questo periodo le cose stanno andando abbastanza bene, ma naturalmente si cerca sempre di migliorare, e per provare ad avere qualcosa in più è necessario fare dei piccoli cambiamenti. Nel metodo di allenamento, nei colpi, in tanti aspetti. Come si fa a trovare l’equilibrio tra provare a migliorare e assicurarsi di non disturbare un equilibrio che sembra funzionare bene?
“Anche oggi prima di entrare in campo ci siamo parlati, abbiamo preparato la partita. Però ci siamo domandati come fare a diventare un miglior giocatore, è sempre quella la cosa. La posso anche vincere oggi la partita, ma se gioco in modo uguale come un anno fa non sono neanche contento della prestazione. Invece oggi ho servito meglio la seconda, soprattutto nei punti più importanti. C’era tanta tensione perché c’erano tanti punti importanti, dovevo reagire molto bene mentalmente perché ho avuto set point e lui prende il nastro, poi sono avanti di due mini-break nel tie-break e mi trovo 4-4. Però sono questi i momenti che mi piacciono. Devi essere contento in campo anche se le cose non vanno benissimo. Dopodomani sarà una partita molto difficile, contro un giocatore che gioca molto bene a tennis, ha battuto Stefanos giocando veramente bene, è molto aggressivo. Vediamo cosa succederà, la cosa più importante è sempre di andare a migliorare in qualche modo“

Diego Barbiani

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