di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
17 Mar 2024 04:04 - Interviste
Sinner: “Fiducioso di giocare a Miami nel modo migliore possibile”
di Diego Barbiani
Jannik Sinner, dopo la sconfitta per 1-6 6-3 6-2 contro Carlos Alcaraz nella semifinale dell’ATP Masters 1000 di Indian Wells si è presentato alla stampa per raccontare un po’ del match e delle vicende fisiche che lo hanno accompagnato nel terzo set.
“Diciamo che mi serve un po’ di tempo a capire come va” ha detto riguardo alle sue condizioni fisiche, “vediamo domani anzitutto come mi sveglio, anche stasera quando cala l’adrenalina”. Nell’analizzare la partita ha detto: “Credo che nel primo set abbia giocato nella maniera giusta, come l’avevamo preparata. Poi è arrivato un game dove ho sbagliato qualche dritto, che ha un po’ cambiato l’inerzia. Sono situazioni che ci stanno, poi nel terzo è successo quel volo. Ho tirato una botta sul gomito destro che poi la sentivo un po’ fino alla mano. Diciamo che ho avuto un po’ di paura fosse peggio per i prossimi tornei, ma non è una scusa, fa parte dello sport. Però sì, sono fiducioso di poter giocare Miami nel miglior modo possibile. Credo di essermi tuffato perché c’era un piccolo problema nella parte posteriore del ginocchio sinistro, forse si è bloccato un pochino e per istinto mi son gesttato. Anche questo fa parte dello spirito di battaglia, sai quanto è importante come tutto e allora provi un po’ tutto”.
“Lui ha meritato di vincere, nessuno lo deve mettere in dubbio” ha poi detto di Alcaraz, “io ho sbagliato tante palle facili che avevo nelle corde. Può succedere, devo parlare col mio team. Magari era tensione, magari era la giornata… Anche quando ho preso break nel terzo, sul 30-15 avevo un dritto facile e l’ho tirato fuori. Può capitare, lui ha cominciato a fare meglio di me, ha cambiato posizione in risposta, ha trovato sempre più il dritto dal lato che gli piace, faceva più gioco. Appena vai giù di un 2% a questi livelli vuol dire tutto”.
Sulle scelte della partita: “Alla fine una partita così la puoi sempre preparare poi però quando sei in campo e non senti certe giocate non le fai. Oggi però era diverso. Nel primo set sentivo di essere superiore, che lui sbagliava un po’ troppo, poi nel secondo ho deciso di provare a stare più solido che oggi non era la soluzione giusta. Invece dovevo continuare a spingere, oggi, e l’ho persa così. Alla fine è un gioco di scacchi, lui ha fatto meglio certe giocate e anche se io ho avuto qualche occasione di controbreak nel secondo per tornare sotto nel punteggio ma anche lì sulla prima sono andato subito per un rovescio lungolinea, mi son detto di aspettare ed è stato lui a fare il vincente col rovescio lungolinea. Bravo lui, noi cercheremo di fare meglio”.