di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
C’era qualche speranza di troppo per questo match che vedeva di fronte il nostro miglior talento tennistico puro, Lorenzo Musetti, e uno dei predestinati a sostituire uno dei big three, Holger Rune. Entrambi a dire il vero non sono nel momento migliore del loro percorso di crescita, visto che Musetti non vince tre partite di fila dal Roland Garros e Rune, dopo essere stato addirittura numero 4, si è un po’ fermato a cambiare allenatori. Le due circostanze hanno purtroppo avuto l’effetto di tenere inalterato il rapporto tra i due e in questo momento, semplicemente, Rune ha la palla più pesante di quella di Musetti, che soprattutto sulla diagonale destra, quella del dritto, è costretto a cedere troppo campo per poter fare partita pari. Ma più in generale i due sembrano giocare con una marcia diversa e se Musetti riesce a non essere travolto è solo grazie all’enorme quantità di cose che il talento di Carrara riesce a fare.
Tutto questo non è stato sufficiente a cambiare il destino della partita ma almeno ha impedito che si giocasse un’esibizione, come un po’ è sembrato il primo set. Musetti ha perso il servizio in apertura e in chiusura di set e ha rischiato di perderlo un’altra volta, mentre in risposta nel primo set ha racimolato appena tre punti.
Nel secondo set una mano l’ha data anche Rune, che ad inizio parziale ha avuto un momento un po’ così, provando a giocare di tocco, col risultato di farsi recuperare un vantaggio di 0-40 e offrendo le due uniche palle break a Musetti. Rune è rientrato presto nella sua comfort zone, ma Musetti nel frattempo ha trovato un po’ di fiducia, ha tenuto i suoi servizi senza andare in difficoltà e in risposta ha giocato di più. Il tiebreak era anche partito bene, con uno splendido dritto in corsa che aveva dato il minibreak di vantaggio a Musetti, ma Rune ha messo molta attenzione nel terzo punto e ha recuperato subito lo svantaggio. Il danese aveva anche regalato un incredibile punto sul 4 pari, sotterando in rete il più facile degli smash, ma ha poi infilato tre punti di fila e ha chiuso il match.
Resta purtroppo la sensazione di due cilindrate diverse, la nuova generazione di “picchiatori” fra l’altro non ha la mano di marmo, e soprattutto tende a venire avanti non appena si rende conto che il colpo tirato costringerà l’avversario ad accorciare. Quindi noi ci divertiremo sempre a vedere giocare Musetti ma le partite le vinceranno gli Alcaraz, i Sinner e, appunto, i Rune.
Terzo turno
[LL] L. Nardi b. [1] N. Djokovic 6-4 3-6 6-3
[17] T. Paul b. [14] U. Humbert 6-4 6-4
[9] C. Ruud b. A. Fils 6-2 6-4
G. Monfils b. [28] C. Norrie 6-7(5) 7-6(5) 6-3
[4] D. Medvedev b. [29] S. Korda 6-4 5-7 6-3
[13] G. Dimitrov b. [21] A. Mannarino 6-3 6-3
[12] T. Fritz b. [19] S. Baez 6-2 6-2
[7] H. Rune b. [26] L. Musetti 6-2 7-6(5)