Jasmine Paolini è tornata in campo per la prima volta dalla vittoria al WTA 1000 di Dubai. La numero 14 del mondo si è imposta all’esordio al WTA 1000 di Indian Wells per 6-3 6-3 contro Tatjana Maria, vendicando la sconfitta subita qui un anno fa al primo turno e avanzando così al terzo round.
“Sicuramente l’obiettivo era quello di partire con le idee chiare, un po’ come avevo fatto a Melbourne” ha detto la toscana in conferenza stampa, “però lì era più facile perché il campo era più veloce, qui ti torna sempre una palla in più. L’anno scorso avevo perso 7-5 6-1, credo. Sapevo che avevo di fronte un match complicato, dovevo cercare di fare il mio ma con pazienza e lucidità. Mi è riuscito, fortunatamente. Ho avuto qualche calo, ma ci sta”-
Paolini ha giocato una partita di grande spessore, non tanto per il punteggio ma per la qualità di gioco mostrata con diversi punti che hanno strappato applausi dalle tribune, eppure “c’è ancora tanto da lavorare perché anche oggi ho sbagliato qualche palla di troppo, magari giocare un pochino più doppi mi ha aiutato sotto rete. L’obiettivo è quello di migliorare ancora un po’ lì, ma ci stiamo lavorando e vediamo”.
Sono passate circa due settimane dalla finale di Dubai, eppure inevitabilmente questa partita era importante soprattutto per ripartire e mettere da parte quanto accaduto. Per Paolini “le condizioni sono completamente diverse. Qua è più lento. Sinceramente forse non ho ancora ben realizzato cosa sia successo a Dubai, però so che sono in una posizione dove sto giocando bene però allo stesso tempo so che ogni torneo, ogni partita è una sfida diversa, cambia la superficie, l’avversaria. Il tennis è uno sport così, è complicato fare sempre la stessa performance e quindi l’obiettivo è entrare in campo e dare il meglio di me e andare a migliorare ulteriori aspetti del mio gioco”.
Semifinale e finale a Dubai affrontate come meglio non poteva, un primo match cominciato con grande personalità qui col dritto subito a farsi imporre nello scambio e tanta concretezza fino al match point. Eppure Jasmine non si è detta particolarmente sorpresa da questi momenti: “Non mi ha sorpreso più di tanto, nel senso che oggi sapevo che era una partita complicata, sicuramente, più di quella di Melbourne, perché come dicevo il campo qui è molto lento e lei ti fa sempre giocare una palla in più. Però comunque ho cercato di pensare a quello che dovevo fare in campo tenendo le aspettative basse perché credo che sia fondamentale. Si lavora sodo per degli obiettivi che ci sono, però cerco di tenere basso le aspettative e non crearmi troppi problemi da sola. Sono entrata in campo cercando di non pensare a quello che è passato ma di pensare esclusivamente alla partita e al punto che stavo giocando. Ero un pochino tesa, quello sì, però sono riuscita a gestirla”. Anche se le fa ancora effetto pensare ad aver vinto un 1000, l’ultimo giocato: “(ride forte, nda) sì, è strano! è strano! però a dir la verità non è che ci sto pensando molto”.
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