Jasmine Paolini, neo-campionessa del WTA 1000 di Dubai, è raggiante e ancora molto scossa, nella sua accezione più positiva possibile. Lei che aveva come unico titolo nel circuito maggiore fino a questa settimana un WTA 250 a Portoroz, ora si aggiunge a due come Iga Swiatek e Aryna Sabalenka nella lista delle vincitrici di grandi tornei in questo 2024.
La toscana, in conferenza stampa, ha analizzato il suo percorso per arrivare a questo traguardo : “Ognuno ha i suoi tempi. Io forse di più per credere davvero di poter giocare a certi livelli. Da adesso in avanti so che non sarà facile, perché dovrò misurarmi con le migliori del mondo, ma io devo pensare a dare il meglio di me e a divertirmi. Amo quello che faccio, voglio godermi il momento e il mio tennis”.
Il 2024 fin qui è davvero positivo, con prima di questo exploit anche la prima volta agli ottavi di finale in uno Slam, all’Australian Open, frutto del duro lavoro di questi anni assieme a Renzo Furlan: “Sono fiera di quanto abbiamo fatto in questo inizio di 2024. Non è sempre immediato mettere nella partita quanto vediamo in allenamento. All’Australian Open ho perso da Anna, forse ero troppo emozionata mentre ora cerco di rimanere rilassata e nello stesso tempo più presente in ogni punto del match. Funziona!”.
La parte migliore, forse, è quanto rivela candidamente di non aver ancora realizzato quanto fatto: “Devo ancora rendermi conto della portata del successo di Dubai. Fatico a credere di aver vinto una competizione dove erano presenti così tante campionesse, la gioia è indescrivibile. Durante tutta la settimana ho iniziato male (le sue partite, sempre a rincorrere, nda) ma non ho mai smesso di lottare e di divertirmi. Qui non è facile fare tanti punti con il servizio perché, soprattutto di sera c’è molta umidità e le palle sono più pesanti. Anna stava giocando benissimo: ho cercato di giocarle più sul rovescio e ho provato a colpire la pallina prima perché altrimenti lei mi avrebbe fatto correre tantissimo”.
“La svolta secondo me” ha concluso Jasmine, “è stata credere di poter ritornare anche quando ero sotto nel punteggio. Sullo 0-2 nel secondo set mi sono detta: ‘andiamo, devi fare qualcosa, parti dalle cose semplici’. Lei poi ha fatto qualche errore che in altri frangenti non avrebbe commesso. Mentalmente il tennis è durissimo e la settimana è stata faticosa anche per me che non ho dovuto passare per le qualificazioni”.
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