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27 Gen 2024 14:31 - Interviste
Sabalenka: “C’è voluto tempo per avere questo controllo”
di Diego Barbiani
Aryna Sabalenka esce dall’Australian Open col secondo titolo Slam della carriera, il secondo consecutivo a Melbourne Park, riparte nella nuova stagione in maniera molto simile a quella precedente. La numero 2 del seeding ha dominato la finale, lasciando appena cinque game a Zheng Qinwen, e si è presentata in conferenza stampa piena di felicità.
“Sono senza parole, non so come esprimere le mie emozioni, ma sicuramente sono molto molto felice e orgogliosa di tutto quanto sia riuscita a ottenere” ha detto come prima cosa. Quando le è stata chiesto invece delle sue reazioni nel dietro le quinte con la grande gioia divenuta balletto celebrativo con lei, il suo team, ha detto: “È tutto basato sulla felicità, sul godersi il momento. Col mio team faccio sempre tante cose particolari. Mi aiuta a essere poi concentrata in campo, c’è già abbastanza pressione lì, e cerchiamo di rimanere leggeri cercando di goderci il nostro percorso”.
“C’è voluto tanto tempo per essere la persona che sono ora in campo, avere questo controllo su di me e conoscermi meglio”, ha poi continuato, “e avevo nella mia mente l’obiettivo di dimostrare che non sono una che vince e poi sparisce. Volevo dimostrare di poter essere costante e di poter vincerne anche un secondo. Ora vorrei che ne arrivassero molti, molti più di due, ma sono felice intanto di quanto fatto”.
Oggi per la prima volta Sabalenka ha voluto citare espressamente la famiglia nel discorso di premiazione, dicendo tra le risate: “ho già avuto modo di sentire mia mamma, stiamo già discutendo su dove il trofeo dovrà stare. Mi spiace essere così distante da loro (lei vive in Florida, la mamma e la sorella in Bielorussia, nda), ma abbiamo potuto trovarci durante la mia of season a Dubai. Mi mancano. Non mi capita mai di parlare di loro nei miei discorsi, ma stavolta ho voluto farlo per far capire loro quanto significhino per me, che sono la mia più grande motivazione e che tutto quello che faccio è per loro”.
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