Ranking ATP/WTA: Sinner mette il podio nel mirino

Scritta una pagina indelebile nella storia dello sport italiano, Jannik Sinner mette nel mirino il podio del ranking ATP. Il ventiduenne altoatesino ha trionfato agli Australian Open, superando tre top five dai quarti in poi e conquistando il primo Slam maschile azzurro al di fuori del Roland Garros, e questa impresa sensazionale comincia a incidere anche sulla classifica mondiale.

Per il momento Sinner (che vola ovviamente in testa alla Race) resta quarto, ma si avvicina notevolmente ai tre di testa, due dei quali da lui sconfitti a Melbourne. Ora Jannik è a quota 8310 punti, a meno 455 da Daniil Medvedev (8765), terzo. Carlos Alcaraz (9255) e soprattutto il leader Novak Djokovic (9855) sono più lontani, ma in fondo neanche troppo.

Il quinto, Andrey Rublev, anch’egli battuto down under, è invece ormai a distanza siderale (5050, dunque a 3260 lunghezze da Jannik). Il russo è ora insidiato da Alexander Zverev, che, grazie alla semifinale raggiunta, gli è ora a soli venti punti.

Va segnalato che, da inizio anno, i piazzamenti danno diritto a un maggior numero di punti: se, infatti, la vittoria in un Major ne vale sempre 2000, la finale ora ne assegna 1300  (contro i 1200 precedenti), la semifinale 800 (contro 720), e così via. Insomma, con la vecchia regola Sinner sarebbe stato addirittura ancor più vicino al trio che lo precede…

Immobile la top five, nel resto dell’élite mondiale cambia parecchio, a causa dello scivolone all’indietro di Stefanos Tsitsipas, che retrocede dalla settima alla decima piazza (– 3). Dodici mesi fa il greco aveva raggiunto la finale, stavolta è uscito negli ottavi. Davanti a lui salgono Holger Rune (settimo; + 1), Hubert Hurkacz (ottavo; + 1, per il polacco è career high) e Taylor Fritz (nono; + 3). Esce dalla top ten Alex de Minaur (undicesimo; – 1).

Tra i venti, migliora il proprio record il francese Adrian Mannarino (17; + 2), giunto negli ottavi. Fra i trenta, nuovi primati personali anche per gli argentini Sebastian Baez (25; + 4) e Tomas Martin Etcheverry (28; + 4).

In forte ascesa Miomir Kecmanovic (41; + 19), Nuno Borges (47; + 22) e Arthur Cazaux (83; + 39), tutti approdati agli ottavi, nonché il diciannovenne statunitense Alex Michelsen (73; + 18), fermatosi un turno prima. Si segnala anche Brandon Nakashima (96; + 31) vincitore del Challenger di Santa Cruz de Tenerife e poi semifinalista a Ottignies-Louvain-La-Neuve.

Netti cali per Jiri Lehecka (31; – 8), J.J. Wolf (77; – 20), Yoshihito Nishioka (84; – 23) e Roberto Bautista Agut (101; – 29).

Tra gli italiani, dietro a Sinner troviamo Lorenzo Musetti (26; + 2), Matteo Arnaldi (38; + 3, career high), Lorenzo Sonego (46; 0) e Flavio Cobolli (76; + 24, career high con il terzo turno dalle qualificazioni).

Seguono Fabio Fognini (102; + 1), Giulio Zeppieri (110; + 23 con il secondo round dalle quali), Luca Nardi (114; + 3), Matteo Berrettini (124; 0), Luciano Darderi (135; – 7), Andrea Vavassori (148; + 5), Matteo Gigante (155; + 16), Andrea Pellegrino (163; – 8), Federico Gaio (197; + 1), Mattia Bellucci (198; – 19) e Marco Cecchinato (200; + 16 con la semi a Punta del Este). Escono dai duecento Stefano Travaglia (201; – 5) e Francesco Passaro (207; – 13).

Nel ranking WTA il successo-bis a Melbourne consente ad Aryna Sabalenka di restare in scia alla leader Iga Swiatek, out già al terzo round. La bielorussa è a quota 8905 punti, contro i 9770 della polacca.

Sul gradino più basso del podio risale la semifinalista Coco Gauff, che era stata già terza, per la prima volta lo scorso 11 settembre. La statunitense guadagna una posizione, così come la connazionale Jessica Pegula: entrambe sfruttano il calo di Elena Rybakina, finalista dodici mesi or sono, che scivola dal n. 3 al n. 5.

Irrompe in top ten colei che stavolta ha raggiunto il match clou, la cinese Qinwen Zheng, che stabilisce il primato personale, passando direttamente dal quindicesimo al settimo posto (+ 8). Alle sue spalle, in calo di una posizione ciascuna, troviamo Marketa Vondrousova, Maria Sakkari e Karolina Muchova.

Esce dall’élite mondiale, dopo esservi appena rientrata, Jelena Ostapenko. La lettone, dodicesima (- 2), è preceduta anche da Barbora Krejcikova, che resta undicesima. Rientra fra le venti Elina Svitolina (19; + 4), ritiratasi negli ottavi.

Da rimarcare il clamoroso balzo in avanti compiuto da Dayana Yastremska, che si è spinta al penultimo atto dopo essere partita dalle qualificazioni. Da n. 93 che era, l’ucraina diviene n. 29, con un sonante + 64.

Bene anche la ceca Linda Noskova (30; + 20) e la russa Anna Kalinskaya (38; + 37), fermatesi ai quarti, nonché, più in basso, la polacca Magdalena Frech (51; + 18) e l’altra russa Maria Timofeeva (100; + 70), entrambe negli ottavi, la seconda iniziando il percorso dalle quali.

In brusco calo Victoria Azarenka (33; – 11), Lin Zhu (45; – 13), Magda Linette (56; – 32), Karolina Pliskova (77; – 40) e Linda Fruhvirtova (126; – 42).

L’azzurra di punta, Jasmine Paolini, migliora di parecchio il career high, diventando ventiquattresima (+ 7), grazie al piazzamento negli ottavi. Seguono, sempre più distanziate, Martina Trevisan (57; + 2), Lucia Bronzetti (58; – 3), Elisabetta Cocciaretto (60; + 6), Camila Giorgi (68; – 13), Sara Errani (99; + 2) e Lucrezia Stefanini (153; – 27).

I top ten del ranking ATP: 1 Novak Djokovic, 2 Carlos Alcaraz, 3 Daniil Medvedev, 4 Jannik Sinner, 5 Andrey Rublev, 6 Alexander Zverev, 7 Holger Rune (+ 1), 8 Hubert Hurkacz (+ 1), 9 Taylor Fritz (+ 1), 10 Stefanos Tsitsipas (- 3).

Le top ten del ranking WTA: 1 Iga Swiatek, 2 Aryna Sabalenka, 3 Coco Gauff (+ 1), 4 Jessica Pegula (+ 1), 5 Elena Rybakina (- 2), 6 Ons Jabeur, 7 Qinwen Zheng (+ 8), 8 Marketa Vondrousova (- 1), 9 Maria Sakkari (- 1), 10 Karolina Muchova (- 1).

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