Stavolta nessuna sorpresa, a Shanghai la seconda semifinale è Dimitrov-Rublev

Dopo i fuochi d’artificio dei giorni scorsi – se non in Cina dove? – i primi due quarti di finale sono passati via lisci fino alla noia, ad essere sinceri. Dimitrov d’altra parte aveva già fatto quello che doveva fare spiegando ad Alcaraz che a volte serve anche stare attenti, ed è solo parzialmente paradossale che a farlo sia stato uno che da giovane ha perso le sue occasioni anche per l’incapacità di comprendere quando e come giocare il proprio miglior tennis. Gli anni che passano non portano solo un naturale calo di potenza e velocità ma un briciolo di saggezza, o forse distacco, che a volte consente exploit contro gente che avrà una ben diversa e prestigiosa carriera. Con Jarry, onesto tennista arrivato così lontano grazie ad un draw perfetto, Dimitrov ha giocato aspettando i 3-4 errori che avrebbero fatto la differenza e preoccupandosi di non andare fuori giri. Tanto è bastato la bulgaro per approdare alla sua nona semifinale in un masters 1000, ricordandosi che l’unica volta che ne ha vinta una ha poi conquistato il torneo.

Dimitrov troverà Rublev, che è rimasto l’unico top10 del tabellone e che è all’inseguimento del quarto posto di Sinner. Contro Humbert il ritmo del russo è stato troppo alto e a parte un passaggio a vuoto dopo il primo break del secondo set il match non è mai stato davvero in discussione, del resto solo la terribile stagione di Tsitsipas aveva permesso al gracile francese di ottenere il risultato più prestigioso della sua carriera, dovrebbe bastargli.

Quarti di finale

[6] A. Rublev b. [32] U. Humbert 6-2 6-3
[18] G. Dimitrov b. [22] N. Jarry 7-6(2) 6-4

Dalla stessa categoria