20 anni di successi: il video tributo del mondo del tennis a Rafa Nadal
Ultimo giorno di un lunghissimo prologo, buono per racimolare qualche altro spiccio vendendo imperdibili scontri tra Pella e Cressy o tra Kubler e Huesler (dovrebbero aver vinto i primi due, alla fine ci sono i risultati se non riuscite a vivere senza esserne sicuri) e per continuare a glorificare la straordinaria salute del movimento, capace di schierare italiani ad ogni ora del giorno e della sera. Peccato che poi finiscano col perdere contro gente che non gioca da mesi, come ieri Cobolli, o che si avvia mestamente al ritiro, come il fragile Nardi oggi. Se ci mettiamo che Passaro contro Ramos sulla terra forse non ci vince nemmeno tra dieci anni e quel bravo cristo di Zeppieri ha fatto il suo contro un giocatore “caldo come Altmeier, ecco che ci tocca salutare con soddisfazione le vittorie dei soliti Sonego e Cecchinato. ll torinese ha lasciato solo tre game al rientrante Chardy, troppo indietro per fare partita col nostro numero 4; il palermitano ha sfruttato il fattore campo, latu sensu, contro McDonald, che ha rispettato le regole d’ingaggio offrendo una partita almeno combattuta.
Come anticipato le note dolenti arrivano dalle retrovie, perché la sensazione è che le classifiche ATP siano sin troppe generose con i nostri e che questo non sia necessariamente una buona cosa per i ragazzi, che magari si sentono caricati da troppe aspettative. Sembra il caso proprio di Nardi, dipinto da più parti come un potenziale top10, niente di meno e che oggi ha collezionato la quinta sconfitta di fila, a partire da quel doppio 6-0 subìto a Monte Carlo. Nardi per un’ora è sembrato viaggiare con sicurezza contro quel che resta di Goffin, ma a primo passaggio a vuoto è sostanzialmente crollato, dando l’aria di voler scappare dal campo. Il problema è che il livello di esaltazione di chi gravita attorno alla federazione è tale che il semplice avanzare perplessità fa passare come nemici della contentezza. Col risultato che per alcuni questo giochino sarà drammatico, speriamo non sia il caso di Nardi.
Su Passaro non si faceva troppo affidamento e bisogna anzi congratularsi con lui per essere riuscito a strappare un set a Ramos. Lo spagnolo si è poi rassegnato a stare più attento e la partita si è chiusa lì. Rimane Zeppieri, che ha lottato fino a quando ha potuto, forse anche aiutato da Lahyani sul finire del primo set, per poi cedere di schianto al terzo. Sarà anche un problema mentale ma forse c’è qualcosa da rivedere sui metodi di allenamento di questi ragazzi.
Primo turno
[Q] S. Napolitano vs A. Molcan
[PR] G. Pella b. M. Cressy 6-3 6-4
M. Cecchinato vs M. McDonald 6-3 7-5
N. Jarry vs [Q] Y. Hanfmann
[LL] H. Grenier vs J.J. Wolf
D. Goffin b. [WC] L. Nardi 3-6 6-4 6-2
J. Kubler b. M. Huesler 6-7(6) 6-4 6-2
E. Ruusuvuori b. U. Humbert 6-4 3-6 7-6(6)
N. Borges b. D. Lajovic 6-4 6-1
L. Sonego b. [PR] J. Chardy 6-2 6-1
[WC] M. Arnaldi vs D. Schwartzman
[Q]D. Altmaier b. [WC] G. Zeppieri 7-6(3) 4-6 6-0
T. Monteiro b. A. Mannarino 6-1 6-2
R. Carballes Baena b. [PR] H. Dellien 6-2 6-3
C. Moutet vs [Q] F. Marozsan
A. Ramos vs [WC] F. Passaro 4-6 6-1 6-4