Iga Swiatek, dopo la vittoria in tre set contro Karolina Pliskova nei quarti di finale del WTA 500 di Stoccarda, si è presentata alla stampa per commentare la sua prova.
La numero 1 del mondo, con questo risultato, ha ottenuto la quinta semifinale stagionale (contando anche la United Cup) e l’unica volta che è “caduta” prima è stato all’Australian Open.
Riportiamo la sua conferenza stampa, nemmeno troppo lunga vista l’ora in cui si è svolta (22:30 a Stoccarda, di solito per le ultime partite è consuetudine non tenere tanto giocatori e giocatrici di fronte ai microfoni, soprattutto se come in questo caso la semifinale si giocherà solo 16 ore più tardi).
Iga, puoi parlarci della partita e di come sei riuscita a girarla a tuo favore dopo quell’inizio?
“Sono piuttosto orgogliosa di come ho giocato, era importante per me vincere questa partita. Sono felice che pure avendo cominciato male sono stata in grado di resettare e ricominciare da capo nel secondo set. Nel terzo poi mi sembrava di poter giocare sempre meglio, per cui sono abbastanza soddisfatta. Lei ha usato la sua esperienza per darmi fastidio e farmi alcuni break, soprattutto all’inizio, per cui dalla prossima partita dovrò cercare di cambiare qualcosa”
Prime partite consecutive dopo oltre un mese di pausa, prima partita al terzo set del tuo 2023. Come sta rispondendo il tuo corpo?
“Direi bene, mi sento bene. Come potevi vedere ero pronta anche verso la fine della partita. Noi come team stiamo puntando ad arrivare il più in forma possibile al Roland Garros e ho di fatto appena cominciato la preparazione alla stagione sulla terra, ma non ho avuto alcun problema anche nel finale di gara con scambi lunghi e poi nel recupero in 20 secondi prima di giocare un nuovo punto. Spero comunque di poter crescere sempre più come condizione torneo dopo torneo”
Nel primo set dopo quella brutta partenza è sembrato fossi già stata in grado di trovare ritmo almeno in risposta, cominciando a far male di più al suo servizio. Cosa pensi sia stato a darti una mano a entrare nel match?
“All’inizio mi sembrava quasi di non potermi concentrare. Quando lei è al servizio, tutto si gioca in una frazione di millisecondo. Mi sembrava di giocare un buon tennis già alla fine del primo set, ma era tardi a quel punto per riequilibrare il punteggio. Ho fatto di tutto per non ripetere quell’errore nel secondo set, e nel terzo, e così ero più calma e ordinata, pronta per qualsiasi direzione scegliesse col servizio”
Puoi parlarci di che partita ti aspetti domani contro Ons Jabeur?
“Beh, tanto per cominciare con Ons non c’è mai partita facile. Sarà anche abbastanza diversa rispetto alle partite che si giocano abitualmente, devi essere pronto per uno stile di gioco piuttosto inusuale. È piuttosto bello, ma quando sei in campo come avversaria è molto dura (ride, nda). Vediamo, non so dirti altro. Vorrei però che fosse una bella partita perché sono molto felice di essere rientrata e di poter giocare di fronte a questo pubblico, sentire queste emozioni. Anche se la pausa non è stata molto lunga, ho davvero sentito la mancanza. Con Ons, queste partite sono sempre delicate. Non vedo l’ora di giocare, ma non mi faccio aspettative”
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