Interviste

WTA Stoccarda, Swiatek: “È una situazione difficile, vorrei Jabeur possa tornare al più presto”

Iga Swiatek è arrivata in sala stampa dopo la qualificazione, la seconda consecutiva, alla finale del WTA 500 di Stoccarda.

Stavolta però i toni erano molto diversi, perché la sua partita è durata poco più di un quarto d’ora contro Ons Jabeur a causa del ritiro della tunisina sotto 0-3 nel primo set per un problema al polpaccio maturato proprio nel primo game dell’incontro.

Poche domande, una breve analisi di quanto sta succedendo (a lei, dopo il mese di pausa) e cosa potrebbe arrivare domani contro Aryna Sabalenka. Vi riportiamo qui domanda e risposta come da transcritp.

Iga, questo non è ovviamente come avresti voluto concludere la partita. Cosa pensi di quanto successo a Ons? Puoi dire qualcosa di quanto successo?
Beh, non so bene la situazione con certezza. Ho cercato solo di darle qualche parola di supporto dopo la stretta di mano. È una situazione veramente dura, vorrei tanto che non fosse nulla di grave per lei. È una grandissima giocatrice, un’ottima lottatrice. Le auguro di essere presto in campo, spero davvero possa essere presto.

Puoi provare a descrivere questo tuo rientro in campo? Cosa ti ha fatto più piacere fin qui della tua settimana?
Sono molto felice per tante cose. Come per esempio il match di ieri sera, quando ho rimontato giocando secondo me sempre meglio tra secondo e terzo set. È stato importante a livello di esperienza fare quel genere di partita. Sono felice che possa tornare a giocare un buon tennis, dopo una pausa così, e fin qui ho solo pensieri positivi

Domani hai una partita molto complicata, con Aryna che sta facendo bene da inizio anno, tu sei appena tornata da un infortunio e vuoi puntare a essere ad alto livello solo tra qualche settimana, ma questa terra può essere un vantaggio per te? Hai qualcosa ancora da analizzare?
Non mi aspetto nulla da domani. Dico sempre “Vediamo cosa succede”, e ancora oggi è uguale. Aryna però è un’ottima giocatrice ed è in grande condizione, per affrontarla devo essere pronta a tirare fuori il mio miglior tennis. Questa superficie è piuttosto veloce, diversa dagli altri campi in terra. Dovrò essere pronta in risposta e all’alto ritmo. Per quanto riguarda le questioni tattiche però devo ancora parlare col mio coach.

Diego Barbiani

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