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Sabalenka: io in un discorso di Lukashenko? Se gli ucraini si sentono meglio odiandomi per questo, sono felice di aiutarli

Di ritorno dopo i problemi fisici di Miami, Aryna Sabalenka riparte aprendo la sua stagione sulla terra battuta a Stoccarda.

La bielorussa, numero 2 del mondo e finalista nelle ultime due edizioni, dopo i problemi fisici di Miami ha pensato perlopiù a riposarsi e ripartire con calma facendo un po’ di preparazione a Miami.

Malgrado la sua posizione in top-10 non ha ancora mai raggiunto la seconda settimana del Roland Garros, aggiungendo: “Non ho mai detto che non mi piaccia la terra battuta, anzi è molto divertente, mi piace avere quell’extra timing per colpire. Ho avuto buoni risultati sulla terra, e spero finalmente di raggiungere la seconda settimana a Parigi. No davvero, mi piace giocare sulla terra, mi piace giocare qui, spero di avere buoni risultati quest anno”. Alla Porsche Arena, ed è qualcosa che ha fatto notare anche Ons Jabeur prima di lei durante il media day, il campo quest anno sembra essere più lento secondo la bielorussa: “Non so se sia positivo o meno per me, avrei forse preferito restare nella stessa situazione di prima, però mi sono allenata già da un po’ di giorni sul centrale e credo di avere buone sensazioni. Aspettiamo però la fine della settimana per capire”.

Per quanto riguarda l’aspetto legato allo Slam parigino, Sabalenka ha specificato che per lei le difficoltà in quei campi sono perlopiù legate alle sue difficoltà che ha avuto negli Slam, al perdere la pazienza molto facilmente in diverse partite.

Poi, inevitabilmente, di discorso è girato anche sulla vicenda delle tensioni recenti e continue. Barbora Krejcikova lo scorso fine settimana ha confermato ulteriormente che tutto quanto c’è: problemi, difficoltà, pensieri. La ceca aveva anche aggiunto che molto è causato da alcuni tennisti russi, coi loro atteggiamenti nello spogliatoio, e che per quanto possa valere il suo discorso non crede sia giusto che sia lasciato loro modo di giocare alle Olimpiadi. Oggi un giornalista tedesco ha chiesto un parere alla bielorussa sul fatto di sentirsi odiata e se la situazione fosse nel frattempo cambiata, la risposta: “Sì, sicuro sento lo sguardo strano di tanti su di me, forse anche odio. Ora però ho realizzato che non ho fatto nulla agli ucraini, nulla di male. Ci sono certe persone a cui non piaccio solo perché sono nata in Bielorussia. È la loro decisione, non posso controllarla. Sì, non è una gran sensazione essere odiata per non aver fatto nulla, ma è così”.

L’altra invece è stata posta più nel dettaglio: è vero che dice di non avere nulla a che fare con la politica, ma è stata citata più volte da Aliaksandr Lukashenko in un discorso pubblico alla nazione fatto a inizio aprile, di chiaro contesto politico, dove si faceva persino riferimento a come ogni tentativo di controffensiva militare ucraina sarebbe stata distrutta dall’esercito di Mosca. Aryna qui era citata nella parte in cui si parlava di come l’Occidente fosse sciocco a pensare che la neutralità degli atleti cambiasse qualcosa nel contesto dell’orgoglio che portano alla nazione, riferendosi poi alla sconfitta di Miami contro Sorana Cirstea e dicendo alla fine: “Devo risolvere la questione con lei”. Qualcuno nel pubblico si è messo a ridere, ma lui è rimasto serio e il salone si è silenziato completamente. Qui il video

Il video ha cominciato a girare su internet, e così oggi le abbiamo chiesto cosa ne pensasse e se il rimarcare a parole di voler star fuori dalla politica ma essere citata con questo tono dal proprio capo di stato potesse rovinare la sua immagine nello spogliatoio.

Sabalenka ha risposto: “Sì beh, sono abbastanza sicura che non aiuti, ma non so cosa dire onestamente perché, di nuovo, lui può commentare le mie partite, può commentare quello che vuole. Di nuovo, non ho nulla a che fare con la politica. Sono solo un’atleta, sì vengo dalla Bielorussia e cerco solo di fare del mio meglio nello sport. Cero solo di concentrarmi su me stessa. Se gli ucraini mi odieranno ancor di più dopo questo discorso, cosa ci posso fare? Se loro si sentono meglio odiandomi, sono felice di aiutarli. Possono farlo. Ma per il resto, se potessi fermare la guerra, lo farei subito. Purtroppo non è nelle mie possibilità. Cerco solo di stare il meno possibile su internet così che non possa vedere nulla di simile e possa concentrarmi su me stessa e sul mio gioco, e non deprimermi riguardo a questa situazione”.

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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