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Cipolla e il lavoro con Kasatkina: “Sta andando tutto meglio. Con Berrettini un allenamento speciale”

Nella nostra prima giornata a Stoccarda, in attesa che prenda ufficialmente il via uno dei WTA 500 più attesi dell’anno per partecipanti al via e qualità dell’organizzazione, siamo riusciti a incrociare Flavio Cipolla.

L’ex tennista ATP da ormai due mesi ha cominciato a lavorare al fianco di Daria Kasatkina e oggi durante l’allenamento la russa è apparsa molto cambiata rispetto alle precedenti uscite.

È vero, si sta pur sempre parlando di un momento fuori dalla partita, ma finalmente le gambe erano rapide e leggere e il dritto tornava a “frullare” con decisione. A un certo punto Flavio era uscito a recuperare una pallina, ci ha incrociato, e già lì si era fermato velocemente per una parola che ha confermato le nostre sensazioni. Lo ha fatto con molta grazia, senza esagerare nei toni, ma si notava iniziasse a essere soddisfatto di cosa stesse vedendo. Alla fine, con molta gentilezza, si è fermato a scambiare due parole su queste impressioni soprattutto dopo il guizzo a Charleston (altro WTA 500 molto ben frequentato) dove Kasatkina si è arresa solo in semifinale, lottando fino al fotofinish in entrambi i set contro Ons Jabeur.

Ho visto una Kasatkina oggi molto molto diversa. Era solo un allenamento ma colpiva spesso con molta più incisività rispetto a un mese fa.
Sicuramente sta giocando meglio, sta andando meglio. Già da Charleston c’è stato qualcosa. I risultati magari non sono stati granché, ma ti posso dire che Indian Wells e Miami è stato sì un mese senza tante partite ma con tanto allenamento e stiamo ritrovando un po’ di buone sensazioni. Anche a Charleston, infatti, ha fatto semifinale giocando bene. Ha perso solo contro (Ons, nda) Jabeur con diverse occasioni e anche qui… siamo arrivati ieri (giovedì, nda), la vedo abbastanza bene. Sicuramente meglio di come l’avevi vista tu a Indian Wells.

Ma il dritto, che lo commentavamo un po’ prima… è una questione di convinzione o ha cambiato qualcosa?
No non abbiamo cambiato nulla, quello dove però vorrei lavorare io è darle un pochino più aggressività quando può, perché secondo me ne ha le possibilità ed è qualcosa che può aiutarla molto.

Quanto secondo te sta influendo la terra battuta?
Sulla terra è un pochino più facile perché ha più tempo. Però ha fatto bei risultati anche sul cemento: finale a Indian Wells, vittoria in qualche 500. La terra magari la aiuta un pochino, soprattutto in un momento dove deve riprendere un po’ di fiducia, per cui è un aiuto che prendiamo.

Qualche giorno fa è apparsa una foto di lei con Matteo (Berrettini, nda) al termine di un allenamento. Ci hai pensato ancora tu a combinare il tutto?
Sì sì, certo. Matteo è rimasto qualche giorno a Miami dopo che ha perso e ci siamo organizzati un paio di giorni per allenarci anche se alla fine abbiamo potuto fare solo un’ora e mezza circa perché poi ha piovuto. Però è stato molto carino lui, perché lei si è divertita tanto. Era il primo giorno che Matteo riprendeva dopo un po’ di pausa e quindi aveva bisogno di colpire tanto la palla. Abbiamo giocato un’oretta e mezza circa però molto bene.
Come era la dinamica tra loro, negli scambi?
Direi bene, molto. Non è che hanno fatto punti, però è stata un’ora e mezza abbastanza intensa ed eravamo molto soddisfatti.
La ripetiamo?
Ma volentierissimo, se Matteo vuole…
O anche un altro, tanto ormai stai portando Daria sempre più dentro al mondo Italia.
(ride, nda) non è che la voglio tirare necessariamente dentro, però sì anche il doppio con Martina (Trevisan, nda) a Indian Wells, si è incastrato tutto bene. Oltre che utile c’è anche lei che è molto disponibile. Ragazza carinissima, molto semplice, semplice lavorare con lei, sempre molto solare, sempre di buon umore e una grande lavoratrice. È davvero piacevole lavorare con lei, per cui molte cose vengono facili.

È un torneo questo che è sempre molto ben frequentato…
Anche perché ora è l’unico in calendario. È la prima volta che sono qui però sì è come a Doha che in quella settimana era l’unico torneo.
Si quest anno è girata così (doveva esserci Istanbul in contemporanea, ma le vicende legate al terremoto e i successivi problemi hanno spinto alla cancellazione, nda) ma qui ogni anno ti garantisco che è pieno di top-20 in un tabellone di sole 28 giocatrici. Cosa vorresti avere da questa settimana?
Guarda, ora ci stiamo concentrando non tanto sul risultato ma sul gioco, quindi stiamo cercando di migliorare qualcosa su tutti i fronti del gioco anche perché è sempre così: se migliori lì, di conseguenza i risultati arrivano. Però sì, ci stiamo concentrando un po’ più su quei lavori rispetto a risultati o previsioni. Certo che se poi arrivassero…

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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