di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
Seconda parte del turno interlocutorio del Masters 1000 di Miami, in attesa delle teste di serie che cominceranno oggi il loro torneo. L’ultimo veterano a scendere in campo è stato Dominic Thiem, opposto al nostro Sonego. La soddisfazione per la vittoria di Lorenzo attenua un po’ il dispiacere di vedere l’austriaco ancora molto indietro rispetto al giocatore capace di vincere New York e di buttare al vento un Australian Open. Thiem sembra non riesca a sentire la palla, e come detto mille e mille volte, un millimetro in più o in meno è la differenza tra un top5 e un top100. Soprattutto in risposta Thiem fa una fatica enorme a entrare nello scambio e questo concede all’avversario la possibilità di giocare abbastanza sereno anche i propri game di ribattuta. Sonego nel primo non è riuscito ad approfittarne, uscendo fuori dalla vicenda solo grazie ad un tiebreak equilibrato, ma nel secondo gli è bastato trovare la misura della risposta per aprire uno squarcio nelle già poche sicurezze di Thiem. Dominic fa naturalmente bene a provarci, anche perché è l’unica strada, ma chissà se davvero riuscirà a tornare quello che era.
Le altre curiosità di giornata riguardavano l’esordio in un Masters 1000 di Juncheng Shang appena diciottenne di Pechino, le condizioni di Lehecka, che sfiderà Musetti al prossimo turno, e Kokkinakis, che da Lucky Loser è riuscito ad approdare al secondo turno.
Il talentuoso mancino cinese ha vinto nettamente il primo set contro Mannarino che però ha capito presto che qualche variazione avrebbe condotto Shang ad andare fuori giri. Diventerà molto forte – sia detto con le cautele del caso – non appena saprà gestire con pazienza le varie fasi del match, per il momento si fa esperienza, come dicono dalle nostre parti.
Lehecka è forse l’avversario peggiore che potesse capitare a Musetti, perché il ceco, arrivato ai quarti agli Australian Open, pare in discreta forma. Dopo la scoppola presa a Indian Wells contro Rublev e lo sfortunato raid di Phoenix, dove ha ceduto a Kokkinakis, contro Coria ha vinto in modo abbastanza agevole e senza faticare più del dovuto.
A proposito appunto di Kokinakis, l’australiano ha chiuso la nottata in Florida superando il belga Zizou Bergs, che ha onorato la sua wild card combattendo fino al tiebreak del terzo set. Kokkinakis ha recuperato un break nel set decisivo e ha poi annullato tre match point: il primo con uno splendido dritto incrociato; il secondo, in risposta, grazie ad un dritto sparacchiato in tribuna dal belga; il terzo grazie al servizio. The Kokk ha poi chiuso sul suo primo match point, grazie anche ad un piccolo aiuto del nastro, festeggiando come se avesse vinto il torneo.
Primo turno
[LL] T. Kokkinakis b. [WC] Z. Bergs 4-6 6-3 7-6(7)
A. Mannarino b. [WC] J. Shang 1-6 6-4 6-2
[Q] C. Eubanks b. D. Kudla 7-6(2) 6-2
G. Barrere b. [Q] R. Safiullin 6-4 3-6 6-3
Q. Halys b. P. Martinez 6-2 7-6(4)
M. McDonald b. D. E. Galan 6-4 6-2
A. Molcan b. [Q] J. Thompson 6-2 4-6 6-3
R. Carballes Baena b. B. .Zapata Miralles 6-0 3-0 rit.
T. Monteiro b. J. Kubler 6-4 7-6(6)
[LL] A. Kovacevic b. J. Munar 7-6(4) 2-6 6-1
L. Sonego b. [WC] D. Thiem 7-6(7) 6-2
[Q] Y. Watanuki b. [Q] B. Paire 6-4 7-5
P.T. Etcheverry b. [Q] P. Kotov 6-2 6-2
L. Lehecka b. F. 6-3 6-4
[Q] C. Garin b. M. Giron 6-4 2-6 6-4
R. Gasquet b. [LL] C. .O’Connell 6-4 3-6 6-1