Indian Wells: Sonego è già fuori, la Cina è sempre più vicina

Cominciato anche il “Sunshine double”, come amano chiamare i due tornei di Indian Wells e Miami gli esperti di tennis. A Indian Wells poi, come se non bastasse, si fregiano non solo del titolo di “quinto slam” – ce ne sono almeno altri tre – ma quando arrivi ti accoglie uno striscione con un “Welcome to Tennis Paradise”, a posto così. Sempre di partite di tennis si tratta, e per i primi cinque giorni nemmeno troppo interessanti. Non ci fosse stato Sonego molto meglio qualche ora di sonno, che magari può tornare buona a partire dalla metà della prossima settimana, quando si farà sul serio. Ad ogni modo Sonego ha perso una partita che doveva vincere contro Jason Kubler, un onesto mestierante che si aggira nei tornei senza chiedere altro che qualche vittoria qui e lì. Per qualche misterioso motivo Sonego, che è più forte, contro l’australiano gioca sempre molto male, e purtroppo anche oggi si è ripetuto. Molto male in risposta, speso scarico nelle occasioni in cui provava ad attaccare, il piemontese non ha mai dato la sensazione di poter vincere il match. L’unica occasione, un po’ casuale, l’ha avuta nel sesto game del secondo set, ma non ha tenuto in campo la risposta sull’unica palla break del match. La mediocrità del match gli ha permesso di tenere i propri turni di battuta senza particolari problemi, e il match è stato deciso non solo dalla scelleratezza sul 4 pari del tiebreak, una palla corta senza né capo né coda su cui si è avventato il buon Jason, ma soprattutto dagli errori in attacco dopo due ottime risposte su due seconde molto tenere. Insomma, speriamo vada meglio a Miami.

Il resto, come anticipato, non è mancia ma non c’è da scialare. Isner cerca di raccattare gli ultimi spicci prima del ritiro – difficile sentirne la mancanza – ma Nakashima è già troppo per lui; Humbert per una volta supera il turno, il sostituto di Djokovic, Basilashvili è già a casa. C’era anche il ritorno di Monfils, che ha vinto la miseria di quattro game contro Thompson, chissà se riuscirà a fare meglio. Alla fine da segnalare davvero ci sono le vittorie di Ybing Wu, alla sesta vittoria di fila dopo il successo di Dallas, e quella ancora più sorprendente di Wu Tung-Lin, che ha superato un Bublik più svogliato del solito, che già non è poco. Tung-Lin è di Taiwan, ma non saremo noi a cominciare diatribe territoriali.

Primo turno

B. Nakashima b. J. Isner 7-6(7) 6-3
I. Ivashka b. R. Safiullin 6-4 6-2
E. Ruusuvuori b. C. Lestienne 6-4 4-1 rit.
P. Cachin b. N. Basilashvili 7-5 6-3
O. Otte b. L. Djere 6-3 7-5
[WC] Y. Wu b. J. Munar 6-7(6) 6-0 7-6(3)
[Q] C. Garin b. D.E. Galan 6-2 6-2
D. Schwartzman b. F. Coria 6-1 6-2
J. Lehecka b. A. Rinderknech 7-6(4) 7-5
U. Humbert b. B. Zapata Miralles 6-2 7-6(6)
[Q] T. Daniel vs R. Carballes Baena
[Q] Wu Tung-Lin b. A. Bublik 6-4 6-4
M. Giron b. [WC] A. Kovacevic 6-3 7-5
J. Kubler b. L. Sonego 6-4 7-6(4)
[Q] A. Tabilo b. [Q] M. Marterer 6-4 6-3
J. Thompson b. [PR] G. Monfils 6-3 6-1

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