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13 Mar 2023 00:10 - Interviste
Indian Wells, Cipolla (allenatore Kasatkina): “Vorrei ridarle aggressività e creatività”
di Diego Barbiani
È la prima volta che ti senti così collegata all’Italia?
Kasatkina: “Sì (ride, nda). Onestamente non avevo ottimi ricordi dell’Italia, perché a Roma per due volte ho avuto lo stesso brutto infortunio alla caviglia. Forse ora sono anche troppo connessa, perché vedo italiani ovunque attorno a me. Vi giuro, nella zona giocatori è una cosa che non credevo. Qui poi ho giocato il doppio con Martina (Trevisan, nda). Sono spaventata (ride, nda)”.
Stai imparando a gesticolare come gli italiani?
Kasatkina: “Sto imparando come dire le parolacce (ride, nda). Ora devo cambiare dallo spagnolo all’italiano, che è facile come no”.
Come siete entrati in contatto?
Kasatkina: “Non ci conoscevamo prima, è stato il mio agente a fare le ricerche abbastanza velocemente. Sono felice del lavoro che stiamo facendo, all’inizio è ovviamente difficile perché non ci conoscevamo e dovevamo subito trovare un’intesa, non sapendo proprio cosa aspettarmi. Per me è importante lavorare duramente ma anche sentirmi bene fuori dal campo. Mi sto davvero trovando bene col clima che si è creato anche fuori dal campo”.
Cipolla: “Lei è stata col suo coach precedente fino ad Abu Dhabi. Si sono separati proprio nel mezzo di due tornei e mi ha contattato il suo agente John Morris, che conoscevo perché l’anno prima mi aveva contattato perché voleva propormi un giocatore. Mi ha chiesto se potevo partire subito, era domenica e io il giorno dopo sono andato a Doha. Non la conoscevo proprio, Dasha, però è andata così”.
Sapevi già che tipologia di gioco avesse? Perché ha qualcosa del suo gioco che ricorda un po’ il tuo modo di stare in campo.
Cipolla: “Sì, però l’avevo vista molto poco. Ci sta che possa un po’ ricordarmi, gioca un pochino in maniera differente dalle altre. Gioca un dritto con buono spin, non tira forte come le altre”.
È stato facile trovarvi subito sulla stessa linea durante gli allenamento?
“Sì le ho detto subito cosa pensavo del suo gioco, ci siamo parlati e mi sembra abbiamo subito trovato buona sintonia”.
Come dicevo anche a lei, sta facendo una full immersion di italiano non male. La vedo e non ti dico che mi sembra rinata, perché non voglio esagerare né sembrare critico col precedente rapporto, però sembra stare davvero bene adesso. Che sensazioni ti da?
Cipolla: “Nella partita di Roberto (Marcora, nda) e nel doppio con Martina (Trevisan, nda) c’è stato un po’ il mio zampino. Marcora è un mio amico, sono andato a vederlo e lei allora ha detto: ‘Vengo anche io!’. È stata lì un po’ di game. Poi il doppio con Martina è capitato che il cut del doppio fosse molto alto, le ho detto che poteva giocare anche il doppio perché questa trasferta è molto lunga. Abbiamo visto con chi poteva giocare, un po’ all’ultimo, e abbiamo visto che Martina aveva un buon ranking per entrare. Martina è stata gentilissima, molto carina, e le ho detto che cercavamo di giocare con qualcuna con cui potersi divertire e avere un’atmosfera carina in campo. Alla fine hanno giocato anche bene, hanno affrontato una coppia molto più esperta (Belinda Bencic e Jil Teichmann) eppure hanno perso solo al supertie-break. Dal secondo set hanno giocato un buonissimo doppio, magari ripeteranno anche. Fuori dal campo la vedo molto serena, sì”.
Come l’hai trovata? L’ha detto anche lei, era un periodo dove mancavano vittorie, fiducia…
Cipolla: “Sì era piuttosto giù. Sai non è bello vivere un periodo così, lasciarsi con un allenatore dopo tanto tempo, poi a inizio stagione… non è mai facile. Poi veniva da un periodo dove non vinceva troppi match, ci sta. Arrivo io la sera prima di giocare a Doha, situazione nuova, allenatore nuovo, non era per niente una situazione facile. Però devo dire che lei è stata molto serena. Molto serena, una brava persona, sensibile, gentile, intelligente. Una grande lavoratrice, mi sembra. Le cose sono andate in maniera molto fluida dall’inizio. Il resto del team pure: il fratello preparatore atletico, la sua ragazza che gira con noi ora è un’olimpionica, conosce bene lo sport, è molto brava anche lei.
Ora dove pensi che si possa soprattutto lavorare per migliorare?
Cipolla: “Sotto il punto di vista tennistico vorrei ridarle un pochino più di aggressività e creatività. Lei è entrata nelle 10 in due maniere diverse: nel 2018 in maniera molto estrosa e aggressiva, poi è rientrata in maniera molto solida, costante e regolare. Io vorrei mantenere solidità e aggiungere aggressività e creatività che secondo me è molto nelle sue corde”.
Sei in un periodo di prova?
Cipolla: “No avevamo deciso che come periodo di prova fare Doha e Dubai. Dopo Dubai abbiamo deciso di ufficializzare la collaborazione”.
C’è qualcosa che pensi lei possa prendere dal tuo gioco?
Cipolla: “Lei sa fare un po’ tutto, è un’ottima base. Questo si lega bene al mio gioco. Nelle donne se hai una buona manualità è ancora più pericoloso, ed è quello che cercheremo di migliorare”.