Tsitsipas torna in una finale slam nonostante qualche incertezza

Ci sono voluti quindi sei slam per Stefanos Tsitsipas per tornare ad avere la possibilità di giocare una finale prestigiosa e stavolta ci sarà in palio persino la prima posizione del ranking.

Difficile capire – soprattutto se ci sarà Djokovic, come sembra inevitabile – se il livello del gioco del greco sia in grado di infastidire Novak, che pare abbia più problemi fuori che in campo.

Oggi Tsitsipas a tratti è sembrato ingiocabile, almeno da Khachanov, e il dritto ha francamente impressionato, e così pure il servizio. Però siamo molto lontani dalla perfezione, e non tanto per i problemi sul rovescio, che sembrano gli stessi di sempre, quanto per le difficoltà di Tsitsipas di mantenere costantemente la stessa efficacia. Nel primo set due volte è stato avanti di un break, approfittando di un Khachanov troppo contratto, e due volte si è fatto raggiungere, la seconda quando serviva per chiudere il set. L’ha risolta, molto bene, al tie break, ma naturalmente un giocatore più avveduto del russo avrebbe potuto punire più severamente le distrazioni di Stefanos.

Il problema maggiore si è avuto alla fine del terzo set, quando stavolta ha pagato caro non solo il turno di servizio per chiudere il match giocato ad una velocità ridotta, ma anche un tiebreak in cui ha avuto due match point, ancora senza chiudere. Oggi però il divario tra i due era troppo ampio, del resto il 5-0 dei precedenti era più di un indizio, e quindi Tsitsipas in qualche modo se l’è cavata. Qualche altro motivo di conforto va trovato nella capacità di Tsitsipas di non abbattersi e di riuscire a ritrovarsi anche dopo vicende che potrebbero lasciare strascichi e insicurezze. Come contro Sinner, dopo essere stato riavvicinato, Tsitsipas ha riordinato le idee, fatto maggiore attenzione al servizio, e non ha dato più nessuna possibilità all’avversario. Basterà?

Semifinali

[3] S. Tsitsipas b. [19] K. Khachanov 7-6(2) 6-4 6-7(6) 6-3
[4] N. Djokovic vs T. Paul

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