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[4] C. Ruud [6] F. Auger Aliassime 7-6(4) 6-4
C’era la speranza che una stagione un po’ anomala potesse consentire agli otto ualificati per le finals torinesi di arrivare all’ultimo atto della stagione in condizioni decenti ma lo spettacolo offerto in questa partita d’esordio da Casper Ruud, numero 4 del mondo, tanto per capire quanto conti il ranking, e Felix Auger Aliassime, numero 6 grazie ad un finale di stagione giocato ventre a terra, è stato desolante. A tratti si è provato dell’imbarazzo per l’incapacità dei due di “leggere” il momento della partita o, peggio, per la chiara insufficienza tecnica che non consentiva di controllare colpi che fossero diversi dalle bordate di dritto e rovescio, incrociati o “anomali”. Simile scempio non poteva che agevolare Casper Ruud, che si avvia a diventare uno dei misteri del tennis contemporaneo, due volte finalista slam e capace di perdere con gente come Shelton o Lajovic. Roba che solo pochi anni fa non l’avrebbero fatto avvicinare ai campi di allenamento, anche se le Finals hanno già avuto il dubbio onore di ospitare giocatori con pochi quarti di nobiltà. La partita è stata decisa da due passaggi a vuoto di AUger Aliassime, uno sul 4 pari del tiebreak, dopo che aveva recuperato un minibreak di svantaggio, e l’altro nel settimo game del secondo set, quando per la prima e unica volta si sono viste delle palle break, trovate per pure caso da Ruud, e portate a casa ovviamente solo grazie ad un doppio fallo del canadese. In mezzo tanti primi servizi che consentivano il controllo dello scambio e uno, dicasi: UNO scambio che ha visto i due giocatori fare qualcosa di diverso, nello specifico un pallonetto di Ruud per recuperare la palla corta di Auger Aliassime.
Partita davvero da dimenticare, anche se ovviamente Ruud incamera il successo che in quest casi vale più di un passo verso la semifinale, ma in attesa di vedere in che condizioni si presenteranno Nadal e Fritz inutile dire che le speranze di vedere qualcosa di decente sono risposte nell’altro gruppo.
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