Resterà per sempre il primo italiano ad aver vinto un titolo slam, a Parigi, nel 1959. Successo che doppiò l’anno dopo. Ed il capitano della squadra che nel 1976 tornò dal Cile con la Coppa Davis, anche quella una prima volta. Nicola Pietrangeli se n’é andato a 92 anni e con lui si chiude una […]
Torneo sin troppo glamour quello di Newport, dove Bublik e Kubler hanno raggiunto in semifinale Cressy e Isner, qualificati già da giovedì. Il match più interessante è stato naturalmente quello di Bublik e Murray, con il russo – ma sì – che dopo la vittoria contro Sock aveva serenamente affermato che “il pubblico mi ha dato così tanto fastidio che ho deciso di vincere”. Del resto il talento di Bublik non è mai stato in discussione e se non fosse che il numero 42 del mondo è uno di quei giocatori che faticano a stare sul pezzo per due ore di fila staremmo parlando di ben altra carriera. Anche contro Murray, tornato in top 50, si è visto che una cosa sono le vittorie, anche entusiasmanti, altro è il saper trattare bene una pallina, avere il gusto del colpo pulito invece dell’aggressione. Ha vinto, come una volta era normale, il più giovane ma Murray ha come sempre fatto quello che poteva con le condizioni in cui è. Il problema di questo nuovo Murray è che lo scozzese ha perso sostanzialmente uno dei suoi colpi migliori, la risposta al servizio, ed è sempre costretto a fare i salti mortali per cercare almeno di arrivare al tiebreak. Nel primo set ce la stava quasi facendo, ma proprio all’undicesimo game è arrivato il break, seguito da quello di inizio set. Bublik però è Bublik, si è ovviamente ditratto e ha permesso a Murray di tornare per una decina di minuti in partita, prima che il break del settimo game non chiudesse il match.
Nell’altra partita di giornata Kubler, dopo aver vinto quella strana partita contro Auger Aliassime interrotta sul 5-6 del terzo set per l’oscurità, ha superato anche Duckworth faceno un po’ di fatica in meno e recuperando i due break subiti all’inizio di ogni set. Con Bublik parte sfavorito, ma l’erba, e l’indole di Aleksandr, potrebbero sorprendere.
Quarti di finale
J. Kubler b. [8] J. Duckworth 7-5 7-6(3)
[3] A. Bublik b. [6] A. Murray 7-5 6-4
Dalla stessa categoria
Seguici su Facebook
Extra
Umberto Ferrara, preparatore atletico di Jannik Sinner, coinvolto insieme all’ex fisioterapista dell’azzurro Giacomo Naldi nel caso Clostebol, ha pubblicato un messaggio sui social in cui esprime tutta la gioia e l’emozione per la stagione appena terminata: “Sono molti anni che sono coinvolto nello sport, ma non smetterò mai di meravigliarmi della sua bellezza. Lo sport è […]
Roger Federer é stato ammesso nella Tennis Hall of Fame. La cerimonia di introduzione avrà luogo nell’agosto del 2026, a Newport. “Ho sempre avuto grande rispetto per la storia di questo sport e per quanto fatto da coloro che mi hanno preceduto – ha detto il campione svizzero – quindi sono profondamente onorato che i […]
Infinito Lleyton Hewitt: l’ex numero 1 del mondo è tornato in campo a 44 anni in un match ufficiale e ha mostrato di avere ancora una grande condizione fisica. L’australiano è in tabellone in doppio al New South Wales Open, Challenger in corso di svolgimento a Sydney e a fare coppia con lui c’è il […]
È appena terminata la stagione ATP e WTA ma manca soltanto un mese e mezzo all’inizio del 2026, che verrà inaugurato dalla United Cup a partite dal 2 di gennaio fino all’11 del mese. La competizione mista per squadre nazionali, in programma in Australia tra Perth e Sydney, ha sorteggiato stanotte il tabellone, definendo i […]
“È più forte di me. Sto tifando Sinner…”. Alla fine, anche Bruno Vespa diventa un ‘carota boy’ e tifa per Jannik Sinner. Il giornalista, conduttore di Porta a Porta e Cinque minuti, si esprime con un tweet durante la finale delle Atp Finals che l’azzurro gioca contro lo spagnolo Carlos Alcaraz. Il post rappresenta un”inversione […]